31 dicembre 2008

Ascolti 2008



I mei gioiellini cinque anni fa


Classifiche non ne faccio. Sperando di non aver dimenticato nulla, questo è ciò che ho ascoltato di nuovo quest'anno. Buon anno e tanta (veramente tanta) salute per un sereno 2008, Addison.
A Weather: Cove (08)
Alamaailman Vasarat: Maahan (07)
Anathallo: Canopy Glow (08)
Antony & the Johnsons: The Crying Light (09)
Architecture in Helsinki: Like it or Not EP (08)
Arms and Sleepers: Black Paris 86 (08)
Arizona Glowing Bird (08)
Ayreon: 01011001 (08)
Baby Dee: Safe Inside The Day (08)
Baja: Wolfshour (08)
Bark, Hide and Horn: National Road (08)
Beast, Please Be Still: Beast, Please Be Still (08)
Bellowhead: Matachin (08)
Black Mountain: In The Future (08)
Blue Sky Black Death: Late Night Cinema (08)
Carcrashlander: Carcrashlander (08)
Cloud Cult: Feel Good Ghosts (08)
Coldplay: Viva La Vida (08)
Corde Oblique: Volonta Darte (07)
Crystal Antlers: Crystal Antlers EP (08)
Current 93: Birth Canal Blues (08)
Darla Farmer: Rewiring The Electric Forest (08)
David Byrne and Brian Eno: Everything That Happens Will Happen Today (08)
Dengue Fever: Venus On Earth (08)
DeVotchKa: A Mad and Faithful Telling (08)
Elbow: The Seldom Seen Kid (08)
Entire Cities: Deep River (08)
Ereipia: Ereipia (08)
Erik Enocksson: Farväl Falkenberg (07)
Erik Enocksson: With Its Dark Tail Curled 'Round The Garage (08)
Final Fantasy: Spectrum, 14th Century EP (08)
Fleet Foxes: Ragged Wood (08)
Forest City Lovers: Haunting Moon Sinking (08)
Gazpacho: Night (07)
Get Well Soon: Rest Now, Weary Head!...(08)
Glissando: With Our Arms Wide Open We March Towards The Burning Sea (08)
Grails: Take Refuge in Clean Living (08)
Gregor Samsa: Rest (08)
Guillemots: Red (08)
Hans-Joachim Roedelius & Tim Story: Inlandish (08)
Hey Rosetta!: Into Your Lungs (08)
Human Bell: Human Bell (08)
Joe Jackson: Rain (08)
Johann Johannsson: Fordlândia (08)
Jonny Greenwood: There Will Be Blood (07)
Kashiwa Daisuke: Program Music I (07)
Katkhuda: A Long Way From Somewhere (08)
Kila: Gambler’s Ballet (07)
Kip Winger: From The Moon To The Sun (08)
Lackthereof: Your Anchor (08)
LAL: Deportation (08)
Lemon Kittens: We Buy a Hammer for Daddy (08)
Leo Abrahams: Unrest Cure (08)
Man Man: Rabbit Habits (08)
Marching Band: Spark Large (08)
Matt Elliott: Howling Songs (08)
Micah P. Hinson: Micah P. Hinson and the Red Empire Orchestra (08)
Micah P. Hinson: The Surrender EP (08)
Mike Patton: A Perfect Place (08)
Mogwai: The Hawk is Howling (08)
Mudcrutch: Mudcrutch (08)
Murder by Death: Red of Tooth and Claw (08)
My Brightest Diamond: A Thousand Shark’s Teeth (08)
My Brightest Diamond: Bring Me The Workhorse (06)
MØN: demo (07)
Nils Petter Molvaer: Re-Vision (08)
Okay: Huggable Dust (08)
Okkervil River: The Stand Ins (08)
Olafur Arnalds: Variations of Static (08)
Oren Ambarchi: In The Pendulum's Embrace (07)
Organic Stereo: The Stories Linger in My Mind (08)
Paul Weller: 22 Dreams (08)
Peter Broderick: Float (08)
Port O'Brien: All We Could Do Was Sing (08)
Portishead: Third (08)
Red Sparowes: Aphorisms EP (08)
Robert Owens: Night-time Stories (08)
Rosa Crux: Lux In Tenebris Lucet (08)
Sandro Perri: Tiny Mirrors (07)
Scott Matthew: Scott Matthew (08)
Shearwater: Rook (08)
Shearwater: The Snow Leopard EP (08)
Sigur Rós: Með Suð í Eyrum Við Spilum Endalaust (08)
StoneRider: Three Legs of Trouble (08)
Strangers Die Every Day: Aperture For Departure (08)
Subtle: ExitingARM (08)
Sunny Day Sets Fire: Summer Palace (08)
Syd Matters: Ghost Days (08)
The (Fallen) Black Deer: These Halls are Full of Blood (08)
The Black Angels: Directions To See A Ghost (08)
The Curse of Company: Leo Magnets Joins a Gang (08)
The Decemberists: Always The Bridesmaid A Singles Series (08)
The Dresden Dolls: No, Virginia... (08)
The Dø: A Mouthful (08)
The Envy Corps: Dwell (08)
The Fairline Parkway A Memory Of Open Space (08)
The Lofty Pillars: Amsterdam (01)
The Mars Volta: The Bedlam in Goliath (08)
The Memory Band: Apron Strings (07)
The Mumlers: Thickets & Stitches (08)
The National: The Virginia EP (08)
The Rural Alberta Advantage: Hometowns (08)
The Walkmen: You & Me (08)
The Wet Secrets: Rock Fantasy (08)
Thee Silver Mt Zion: 13 Blues For Thirteen Moons (08)
These New Puritans: Beat Pyramid (08)
Thieves & Liars: When Dreams Become Reality (08)
Thomas Walter: T/W (08)
Timesbold: ill seen ill sung (08)
Trail Of Dead: Festival Thyme (08)
Vic Chesnutt Elf Power: Dark Developments (08)
Vic Chesnutt: The Salesman and Bernadette (01)
We Just Stole A Car: we just stole a car (08)
White Hinterland: Phylactery Factory (08)
Why?: Alopecia (08)
Willard Grant Conspiracy: Mojave (99)
Willard Grant Conspiracy: Pilgrim Road (08)
William Fitzsimmons: The Sparrow And The Crow (08)
Wooden Shjips: Holy Mountain (07)
Yoav: Charmed & Strange (08)

8 dicembre 2008

Okay: Huggable Dust


Altro, soft-pop d'autore
Marty Anderson è uno sfigato con una voce quasi fastidiosa ma affascinante alla Windmill, che interpreta disperati e splendidi inni d'amore alla donna amata, appena persa a favore del suo miglior amico (bella zoccola).
Non solo.
E' uno sfigato afflitto dal morbo di Crohn, in un insieme di sangue e merda.
Non basta ancora.
E' uno sfigato che fa un grande disco, ma non se lo caga nessuno: 18 canzoncine, talvolta molto natalizie, in un insieme di stili musicali, che scorrono via che è un piacere.
L'ho sempre detto: "nella vita ci vuole anche culo. Tanto culo".
E Marty, apparte un po' di merda al culo, non ce l'ha davvero.
Peccato.
Tracklist:
1. My
2. Only
3. Tragedy
4. Nightmare
5. Loveless
6. Peaceful
7. Natural
8. Hot-Wired
9. Simple
10. Panda
11. Bellashakti
12. Beast
13. Proof
14. Truce
15. Pretend
16. Huggable Dust
17. Already
18. Asleep
.
.

25 ottobre 2008

Comunicazione di servizio

Semplice (semplice?) richiesta:
chi avesse notizie di questi, mi dia un link ("o peste lo colga").



Immaginando le quantità abnormi di link che arriveranno ;-) , preventivamente mi sdebito con due nuovissimi EP:
...And You Will Know Us By The Trail Of Dead
Festival Thyme EP
.

Shearwater








The Snow Leopard EP
http://www.mediafire.com/download.php?ktgdy5jdztz















Con questo c**o di blog, le parole non vanno quasi mai dove vorreste.

18 ottobre 2008

Matt Elliott: Howling Songs




Folk europeo

Momenti tristi e dolci. Dolorosi e piacevoli.
Bellamente cupi.
Cori soffusi ed ovattati, circondati dalle parole flebili e malinconiche del cantore, rotti da improvvisi squarci di fragorosa distorta musica elettrica. Eccole, sono queste le urla ricche di disperazione delle "songs" di Matt Elliott, a conclusione di una magnifica trilogia iniziata 3 anni fa tra alcool e fumo, sporcizia e povertà, morte e fantasmi.
Se con "Failing Songs", musicalmente ci aveva donato nuova vitalità e speranza per un futuro migliore, con quest'ultima incisione, Matt Elliott le fa sparire rassegnadosi al decadimento ed all'amarezza di un mondo ingiusto, dilaniandosi per la sconfitta (e noi con lui), riavvicinandosi al punto di partenza delle "Drinking Songs".


Un cantautore che rappresenta come pochi, o forse come nessuno, la realtà di un magnifico folk europeo, che attinge dalla propria tradizione più classica e che si espande verso ogni punto cardinale senza alcuna delimitazione di territori e confini.


Ed ora che ci hai ammaliato con le tue grida musicali e la trilogia è terminata?
Non ci lasciare.
Non abbandonare questa tua rabbia, che pur sconfitta rimane vitale.
Persone che abbiano coraggio di dire quello che vogliono, senza compromessi, sono necessarie.


Come ha già scritto qualcuno, "in futuro saranno in pochi a ricordarlo, ma quei pochi...."
Io sarò certamente tra questi e ti ringrazio.



Il regalo di birdantony non funziona più:

11 ottobre 2008

Vic Chesnutt, Elf Power and The Amorphous Strums: Dark Developments


Rock

Devo dire veramente "Graciàs"
Son qua che sto aspettando le canzoni urlate di Matt e casualmente ti trovo il nuovo, nuovissimo di Vic. No, dico.... Vic Chesnutt, quello di North Star Deserter. Quel North Star Deserter, che Testani splendidamente definì "carta vetrata su una ferita aperta".

Se questo è l'autunno musicale di quest'anno, non si può che stare allegri.
Poco importa se Dark Developments è in realtà l'assieme di tre intense anime musicali: Chesnutt, Elf Power (principalmente) e The Amorphous Strums, dove gli ultimi due sembrano voler accompagnare il primo in posti nuovi e dirgli:
-"O.K. Vic, hai sofferto come una bestia, ma la vita è bella. Dai, adesso vieni con noi che ci divertiamo un po' ".
E ci riescono. Perchè questa volta la chitarra e la voce di Vic, con l'esclusione di "The Mad Passioni of Stoic" dove la disperazione torna a presentarsi ed a far male (e dove Vic duetta con se stesso), sono quasi sempre baciate da uno splendido sole, riuscendo anche a sorvolare territori Giamaicani (vedi "Teddy Bear"), anche se nell'intero album rimane un velato e sottile strato di malinconia.
Come perfettamente illustrato dalla copertina, Dark Developments è il magnifico incontro tra un'anima rossa ed un'anima nera, un'anima serena ed una terribilmente tormentata e ruvida. Nessuna delle due avrà realmente il sopravvento, se non una splendida musica.

8 ottobre 2008

Anathallo: Canopy Glow


Pop da camera, melodico, popolare


Gli Anathallo li sento un po' come gli amici dei miei figli.
Mi arrogo il diritto di averne parlato in tempi non sospetti, ancor prima che nascesse questa misera raccolta di frammenti (tanto da pensare di richiedere una royalty alla loro casa discografica), visto che l'immersione del loro "Mondo Fluttuante" mi aveva folgorato (tra i primissimi nel 2006).
Ripetersi è difficile, ma sgombriamo il campo da facili incomprensioni: questo album è meno immediato, ma rimane ricco di grandi suoni. Suoni raffinati e di classe, con arrangiamenti superbi.
Detto questo, per l'indegno scriba siamo appena un gradino sotto al suo precedessore, peccando principalmente in quello che è la varietà. Un'incisione forse troppo monocorde, che comunque rimane rara per eleganza ed ispirazione, dove, grazie a dolci vocalizzi e caldi fiati, l''immaginazione prende il sopravvento e vola via, rimanendo così una delle giovani band che preferisco.
L'uscita ufficiale è per metà Novembre. Questa volta se ne accorgeranno altri?
Da ascoltare (anche se non sarà facile reperirlo, altrimenti....).
Matt Joynt – Vocals, Guitar, Auxiliary Percussion, Piano
Bret Wallin – Trombone, Auxiliary Percussion, Vocals
Danny Bracken – Guitar, Auxiliary Percussion, Vocals
Seth Walker – Bass, Vocals
Jeremiah Johnson – Drums, Percussion, Vocals
Erica Froman – Vocals, Auxiliary Percussion, Autoharp
Jamie Macleod – Flugelhorn, Auxiliary Percussion, Vocals

7 ottobre 2008

Bell Orchestre: Recording A Tape The Colour Of The Light

Mi sono appostato quieto, quatto quatto. Con calma e fiducia. Quindi li sto aspettando al varco speranzoso, visto lo spessore dei personaggi interessati.
Tre incisioni.
Tre parole che per prime mi sovvengono: devastazione, impeto, originalità.
Tre nomi:
Matt Elliott con Howling Songs (oramai ci siamo) MySpace;
Crippled Black Phoenix (addirittura due entro l'anno?) MySpace;
Bell Orchestre MySpace;
Dei primi due ne ho già accennato tra le pieghe di questi miseri frammenti, quindi mi sembra doveroso.......

Indie, classica
Mai accostamento fu più azzeccato.
Dal Canada, un gruppo di amici tra cui due Arcade Fire, nella loro ultima incisione (2005) interamente strumentale.
Richard Reed Parry on upright bass/keyboard/percussion,
Sarah Neufeld on violin,
Stefan Schneider on drums/percussion,
Pietro Amato on French horn/electronics,
Kaveh Nabatian on trumpet/melodica,
Mike Feuerstack on lap steel guitar
Una loro bella recensione in italiano
Un' altra
e quella di Odradek
http://www.mediafire.com/download.php?kqdzokjjmjw
(dovrebbe essere buono)

28 agosto 2008

My Brightest Diamond: A Thousand Shark’s Teeth



Experimental, Rock, Indie

Lunghe citazioni per due album in un unico post.
Tutto per una unica grande artista. Già perchè My Brightest Diamond è semplicemente la cantante e polistrumentista Shara Worden.
Gli album sono il bellissimo (e più digeribile) Bring Me The Workhorse, album di debutto edito nel 2006 ed il recentissimo A Thousand Shark’s Teeth.
Splendida voce, splendide melodie dagli arrangiamenti lucidi e disperati, per un suono crudo e stordente.
axelmoloko per Indie For Bunnies:
Affascinante, giocoso, audace, premonitore, aggraziato, eclettico, eccitante, viscerale: sono questi i primi aggettivi che vengono in mente dopo aver ascoltato “A Thousand Shark’s Teeth”. Evocativo e complesso, il disco è pieno di quelle melodie e arrangiamenti che ti restano attaccati addosso anche dopo che hai smesso di ascoltarlo.//..........//
Sono sicuro! Amalteo ne sarà ammaliato.

MySpace: http://www.myspace.com/mybrightestdiamond
-------------------------------------------------------------------------------
... fotografa mondi immaginati, My Brightest Diamond, e li circonda con una musica che potrebbe essere dei Banshees spogliati da ogni furia punk, se solo avessero chiamato la Kate Bush più teatrale a scrivere le loro canzoni. O almeno, questa è l’impressione che lasciano le prime due canzoni di “Bring me the workhorse”, perché il resto del programma contiene molto altro: movimenti usciti da un musical triste (“Gone away”), murder ballads (“The robin’s jar”), l’oscurità che esplode all’improvviso come nelle pagine migliori dei Castanets (“Magic rabbit”); o ancora, la perfezione delle melodie e di archi melodrammatici (una “The good and the bad guy” che perfeziona quanto fatto dagli Ilya), una voce che – perfettamente padrona di sé – sibila come la PJ Harvey di “To bring you my love” tra la polvere sottile delle dissonanze (“Freak out”) e subito dopo vola tra cori vespertini (“Disappear”)…
-------------------------------------------------------------------------------
Bring Me the Workhorse (del 2006): http://www.mediafire.com/?z9jw4piycyf
-------------------------------------------------------------------------------
Ancora Daniele Paletta dalla sua ultima recensione del 26 Agosto 2008:


Continuo ad ascoltare questi mille denti di squalo, e l’unica espressione che insiste a bussarmi mente è drama queen. Shara Worden è sì regina del melodramma, ma non come se fosse una diva capace di incantare teatri affollati: assomiglia piuttosto a una donna con una voce appassionata eppure distante, che canta rannicchiata in un angolo della scena, davanti a una platea vuota. Le sue canzoni, colme di archi e di voci fluttuanti, non si lasciano mai catturare davvero: sanno abbagliarti, nel preciso istante in cui le ascolti, per poi sparire, e aspettarti di nuovo nascoste nel buio //................// Il rock ossuto delle prime, qui, rimane solo nella splendida “Inside a boy” d’apertura: apertura di fiaba, un basso indomabile, elettricità sospesa fino al grido finale, liberatorio, potente. Una meraviglia, che trascolora subito nei terreni più eterei nella foresta di suoni brillanti di “The ice & the storm”, per poi farsi avvolgere definitivamente dagli archi. Ed è a quel punto che tutto diventa volutamente schivo, difficile, poco aperto: affascinante, certo, ma inavvicinabile.//.............//Non riesci ad avvicinarlo, questo disco. E si rimane lì, a sentirsi quasi in colpa perché non si sa apprezzare fino in fondo un album che sa far convivere Maurice Ravél (il testo di “Black & Costaud”) con i sample oscuri di Tricky, ardite architetture d’archi con una voce che sembra letteralmente volare. “A thousand shark’s teeth” ha la bellezza di un’opera d’arte in un museo. Ti può commuovere fino alle lacrime, ma ti lascia frustrato: non riuscirai mai a toccarla, a farla davvero tua, tutta quella bellezza. -------------------------------------------------------------------------------


-------------------------------------------------------------------------------


15 agosto 2008

Bark, Hide and Horn: National Road


Folk Rock, Indie, Other
Gremigna. Già, ancora gremigna.

Mentre è in uscita il primo lavoro ufficiale de The Reign of Kindo già segnalati per il loro bellissimo EP, è mio grande piacere segnalare qualcosa di sincero e rustico, dal sapore semplice ed antico. Un po' come ritrovarsi nella Toscana di Bagno Vignoni, riassaporare la pasta al sugo che solo la nonna riusciva a fare, o tornare a dormire nel letto di piume del vecchio cascinale di Stradella, per poi fare colazione con lo zabaione.
E' questo l'effetto che mi fa questo debuttante quartetto di Portland (ancora Portland? Ma va, non ci credo), con una delle migliori incisioni (la migliore?) dell'anno in corso, grazie al loro pastorale National Road, interamente dedicato al National Geographic ed a luoghi e personaggi che lo hanno reso famoso.
Però credo di comprenderne i motivi:
trattasi del fattore trapasso/esponenziale.
Il disco è costellato di trombe.
Meno trombo io e più me ne innamoro ascoltadole.
Ed ecco che ritrovo i sapori semplici e di una volta.
;-)
Visto "i sapori antichi" ed il tempo, se ho voglia e piove nuovamente vado per chiocciole.
Buon Ferragosto.
.
Interamente ascoltabile in stremaing (al momento):
.
Doverosa menzione per..... bhè, praticamente tutto.

6 agosto 2008

Lambchop

Indie, Orchestrale, Roots
I primi di Ottobre sarà pubblicato il nuovo lavoro dei Lambchop dal titolo OH (Ohio).
Intanto godiamoci in loop Up with People tratto dall'album edito nell'anno 2000 e dal titolo Nixon (per chi lo desidera, sotto c'è il link dell'album).

28 luglio 2008

Mr. BLU, genio italico




Quando si dice.... la puntualità.

Io ci sono arrivato solo stasera, non so come.
Intanto oltre 2 milioni e mezzo lo hanno già visto e credo ne siano rimasti estasiati.

Mr. BLU da dove sei sbucato?

26 luglio 2008

Katkhuda: A Long Way From Somewhere

Folk Rock, Alternative, Rock




Dal progetto Obi al progetto Katkhuda.
Facciamo ritorno nel vecchio continente e questa volta non parliamo di debutti, ma di conferme con qualcosa di trasparente, leggero, spumoso.
Una leggerissima brezza estiva di fine giornata, fresca e tonificante.
La famiglia Katkhuda, da generazioni è in perenne movimento: Palestina, paesi balcani, adesso Inghilterra. Finalmente è giunto il momento di fermarsi ed assaporare ciò che c'è intorno, guardando con gli occhi di chi ha una lunga storia dietro di sè.
Album di rara delicatezza, dove intime melodie cantautoriali e raffinati arrangiamenti, sono capaci di riscaldare qualsiasi tipo di cuore.

Da ascoltare a fine giornata, davanti al mare, con un leggero maestrale.
Superbo.


Damian Katkhuda - Vocals
Damian Montagu - Keyboards

David Ogilvy - Pedal Steel
Awsa Bergstrom - Backing Vocals
Monica & Ian Burge - Cello
Ben Kempton - Drums
Fiona Brice - Violin
Paul Jaya Sinea - Trumpet

Ciao Sergio, un abbraccio.

16 luglio 2008

Okkervil River: The Stand Ins

Folk, Indie, Rock


Il nuovo full-lenght degli Okkervil River, "The Stand Ins", è il sequel del loro acclamatissimo "The Stage Names", pubblicato lo scorso anno come sempre da Jagjaguwar. The Stand Ins è stato registrato ad Austin e prodotto dal collaboratore di lunga data Brian Beattie e dagli Okkervil River stessi; composto di 11 canzoni, il disco include la traccia "Long Coastline", nella quale Sheff e Jonathan Meiburg (ormai solo membro degli Shearwater) duettano sulla gioia e le difficoltà di tenere insieme una band. È lo stesso Will a spiegare la genesi dell'album: "Avevamo così tante canzoni che avevamo accarezzato l'idea di pubblicare un album doppio. Alla fine però abbiamo deciso di prendere un gruppo di pezzi e di far uscire "The Stage Names", tenendo il resto da parte per il sequel dell'album.
"The Stand Ins" è quel disco.

Dimenticavo: gli Hey Rosetta! han fatto un gran bell'album.

10 luglio 2008

Hey Rosetta!: Into Your Lungs

Rock, Indie, Pop
Sarò ripetitivo.
Anche questi dal Canada.
Anche questi sono in sei.
Anche questi sono al debutto (il precedente "Plan Your Escape" era un EP).
Anche questi meritano assai.
Un paio di recensioni in inglese:
Gran bel suono (pure se si potevano dare un altro nome).



9 luglio 2008

Entire Cities: Deep River


Experimental, Country, Psychedelic
Tra i migliori siti italiani di "chicche" musicali, trovo che ci sia quello dei toscani Ver Sacrum. Tralasciando lo spirito gotico, mi sono spesso imbattuto in segnalazioni degne di nota. E' avvenuto anche 'sta volta con i Rosa Crux e l'album Lux In Tenebris Lucet (qui potete scaricarlo se avete il coraggio e qui il loro MySpace). Aldilà di un certo ed indiscutibile fascino, ci si trova davanti ad un'opera composta da 17 pezzi, che però diventano un macigno di spessore fin troppo elevato.
Quindi, dopo aver ricevuto una "mattonata" del genere (e voglio star leggero), avevo la necessità di qualcosa di più semplice, energetico, ma anche estivo.
L'occasione si è subito presentata e diceva "se vi piacciono i The Rural Alberta Advantage, non lasceteveli sfuggire". Ecco così, che pure questo debuttante sestetto canadese ha fatto velocemente breccia, con una soffice coltre di chitarre, dove di tanto in tanto fanno capolino soffusi fiati e dove vorreste che "Wating" non finisse mai. Tal volta un po' sguaiati (che fa tanto Man Man), ma già dall'ottimo vocalist, coadiuvato da leggiadri duetti con voci femminili, è facile intuire una gran classe, un'ottima dimensione live e ricavarne tanto divertimento.

24 giugno 2008

The Rural Alberta Advantage: Hometowns

Indie Rock
Album di debutto per The RAA.



http://rapidshare.com/files/107756464/The_Rural_Alberta_Advantage-Hometowns-2008-pLAN9.rar
Un regalo per chi ha molti impegni di lavoro ed altrettanti "votamenti di coglioni", preso in prestito da Frequenze Indipendenti un po' di tempo fa, salvato, memorizzato, metabolizzato, ma fino ad un certo punto (per incapacità di buttarlo in "quel posto" al prossimo).
Comunque è da non divulgare troppo, altrimenti "quel posto", potrebbe essere il mio.



23 giugno 2008

Nils Petter Molvaer: Re-Vision




Jazz, Ambiente, Elettronica
Tre distinte colonne sonore di film sconosciuti ai più: Frozen Heart (di Stig Andersen); EDY (di Stéphan Guérin-Tillié); Hoppet (di Petter Næss), Re-Visionate e mescolate in questo claustrofobico lavoro.
Come svegliarsi di colpo dall'altra parte del mondo, in un ambiente ostile, senza regole, senza legge, senza un motivo.
Dove siamo solamente niente.
.
Materiale per disperarsi e nascondersi, ma anche per trovare la giusta adrenailina per riuscire a scappare.


10 giugno 2008

Weinland: La Lamentor


Sono costretto a ripetermi: GREMIGNA!
E quindi sto diventando monotono.
Già!
Ancora Portland.
Giuro, non lo faccio apposta,
è che di "di riffo o di raffa" mi capita sempre più spesso di finire da quelle parti e visto il periodo di finali NBA, in ambito musicale devo riconoscere agli orfani di Greg Oden, che i Trail Blazers batterebbero i miei amati Celtic's 4-0.
.
Presentare un album (il loro secondo) nuovo ma "vecchio", dove ricordare Neil Young (il miglior Young) è cosa sin troppo facile. Da gente che vanta collaborazioni con M.Ward, Bright Eyes, The Decemberists, era facile aspettarsi qualcosa di bello, semplicemente bello.
E nell'america della giustizia fatta in casa e delle armi casalinghe, "Sick as a Gun" è un must.
Sullo stesso, guardatevi anche i video con i The Portland Cello Project.

8 giugno 2008

MØN // Rock Orchestra: (demØ)


Sono molti gli esempi di matrimoni tra musica classica e rock.
Questo, nato in quel di Parigi, ne è un felice esempio.
I sette componenti della band hanno dato alla luce un mini album, che corre molto più sui binari del rock (post).
Guenn - violino

Chloè - violoncello
Benoit - tastiere
David - chitarre
Gaspard - basso
Seb - chitarre
Adrien - batteria

Pochi minuti (22), ma la qualità è alta e la segnalazione doverosa.
1. Finne
2. Lukrym
3. DaakTyle Rhak


1 giugno 2008

Abbracci....


Oggi è stato il giorno della prima comunione di Niccolò.
Tutto bene.
Ci teneva in maniera particolare e questa mattina aveva anche un po' di “paura”.
Abbiamo parlato.
Niccolò è più maturo della sua età e non lo dico perchè “ogni Scarafone è bello a babbo suo”.
E' così, punto e basta.
Pranzone a base di pesce e chiacchiere su tutto: politica, calcio (professionistico e giovanile), figli, famiglia, soldi, scuola, amici, anni fa....
Senza malinconia, con la fortuna di poterne parlare.
Serenamente, in amicizia, tra persone a cui voglio un mare di bene.
Serenamente, come lo è quella splendida voce che madre natura ha donato a Robert Fisher ed a cui faccio veramente fatica a staccarmi.
Nemmeno mi ricordavo che domani è festa, ho guadagnato una settimana corta.
Meglio così.
E sulle note di "Miracle On 8th Street" lascio un abbraccio a tutti coloro che leggono.
Vi voglio bene.
Stasera l'ho presa così, che volete farci.

31 maggio 2008

30 maggio 2008

Snocciolando.....


Orphans & Vandals: Terra Firma/Christopher Limited Edtion 10" Vinyl

musica alternativa d'atmosfera

EP di debutto.
Materiale che trovo sopra le righe, proveniente (finalmente) da Londra. Fossi una donna, sarei già "caduta in amore" per questa voce che, spesso è narrante. Speriamo di risentirli presto.
Al Joshua - guitar, harmonica, vocals, harmonium, toy piano
Francesca - violin, piano, glockenspiel, percussion, backing vocals
Gabi Woo - drums, percussion, backing vocals, harmonium, glockenspiel
Quinta - viola, musical saw, percussion, piano, backing vocals
Raven - bass guitar, backing vocals
.


MarchFourth Marching Band: Live
musica alternativa, big band jazz, funky, samba, afrobeat, circus

L'ho già scritto:
a Portland c'è la gremigna. Siete tristi? Vi sentite terribilmente sfigati e malinconici? Allora assistite all'evoluzione della banda di paese, in un viaggio che parte dagli anni '20 per arrivare ai nostri giorni, facendo il giro del mondo. Esageratamente esagerati, anche perchè presentarsi ad un loro live, c'è rischio di vedere più persone sul palco (se ci stanno) che in platea. Ascoltare "Pilo Erect" please.
Chi li ha sciolti? Anzi, come faranno a stare assieme? Voglio vedere, se alla prossima sagra del baccello a Pomaia, li invitano.
Andy Sterling - Drum Major
Michael Kennett - Bass Tom

Dick Whisky - Repenique & Chocalho

Heather McGarry - Snare Drum & Bells

Topher McGarry - Snare Drum

Keith Vidos - Toms, Washboard, Bells & Shakers

Jenny Pancake - Snare Drum, Bells, jembe, & Zils

Aspen Walker - Bass Drum
Dan Herrick - Cymbals

Jason Wells - Trumpet

Eric Miller - Trumpet

Luke Solman - Trumpet

Matt Moor - Trumpet

Russ Liquid - Trumpet/Sax

BennyMo - Tenor Saxophone

Robin Jackson - Tenor Saxophone

Taylor Aglipay - Bari Saxophone

Chris Long - Trombone

Daniel Lamb - Trombone

Katie Colgan - Trombone

Ethan Chessin - Bass Trombone
e poi il circus: Faith Jennings - Dance; Nayana Jennings - Stilts; Nathan Wallway - Stilts; Scarlett Torrance - Dance & Puppets; Sid Simpatico - Stilts & Unicycle; Jeremiah Guske - Stilts; Kyrstyn Pixton - Dance; Jen Forti - Dance; LaTisha Strickland - Dance & Trapeze; Dan Stauffer - Springs & Stilts; Amy Hotfield - Hula Hoop, Stilts & Fire; John - Bass;
http://www.myspace.com/marchfourthmarchingband
.

Louis Hardin: Moondog
altro, classica, jazz

Un precursore, un pezzo di storia.
Genio, artista di strada a contatto con Artur Rodzinski, Leonard Bernstein e Toscanini.
E se pure Scaruffi lo indica tra i più grandi del 20° secolo...
http://www.myspace.com/louismoondoghardin

25 maggio 2008

Black Pony Express: Love In A Cold Place

Fu attrazione a prima vista.
Release per il continente australiano nel 2006, da noi uscito (si fa per dire) i primi mesi dello scorso anno, è l'opera di debutto per questo sestetto melodrammatico proveniente da Melbourne, risultando da parte dello scrivente, un album imperdibile.
Copertina scarna, essenziale, quasi eco-compatibile.
Quello che conta è il peso specifico, la prorompente forza d'urto del contenuto.
A distanza di un anno l'attrazione rimane intatta.


Cusack Justin (voce / chitarra),
Greg Bukshteyn (chitarra / organo),
Lilith Lane (piano / voce),
Cliffy Davis (basso),
Katrina Morgan (violino),
Alan "Il Mallet" Murphy (batteria).



.
Spero che i links per il download siano corretti:
.
PS: che primavera di merda.

24 maggio 2008

Grails: Take Refuge In Clean Living

Già scritto
Già scritto che a Portland c'è la gremigna. Gremigna intesa come fervore musicale.
Il post-rock è morto da anni? Qua non c'è solo questo. E poi i Grails vanno ascoltati. Punto. Naturalmente sempre secondo il sotoscritto. Il link per lo scarico 'sta volta non lo metto: google è più che sufficiente, visto che ce ne sono a bizzeffe.
Le coordinate musicali sono le arie liquide e dense di un ottimo post-rock/psichedelico strumentale con impronte progressive, per 5 brani che scorrono velocemente e dal loro mySpace è possibile ascoltare "Take Refuge", dove Oriente ed Occidente s'incontrano.
http://www.myspace.com/grailsongs

22 maggio 2008

LAL: Deportation

E ti pareva!
Con 10 anni di attività sul lago Ontario, i LAL si lanciano in una una soffice storia ricca di elettronica e downtempo, con cadenze hip hop, in ambienti soul. Un incisione di rara eleganza, grazie anche all' ottima interpretazione vocale di Rosina Kazi che ricorda la calda voce di Sade Adu.
"Deportation" perchè l'intento è quello di voler disorientare, lasciare un profondo senso d'ingiustizia ed abbandono. Infatti LAL nasce come gruppo di protesta con l'intenzione di rappresentare Uganda, Bangladesh, Barbados ed India, per rafforzare la volontà dei popoli emigranti, con la voglia di rafforzare una certa equità sociale.
- Cavolo! Certo caro Addison, ma quante ne conosci?
- Mai sentiti prima e poi ho letto.
- Ma allora come hai fatto a scovarli?
- Semplice, ho visto la copertina e c'era un uccello. Quindi avevo il 90% delle probabilità che il disco mi piaccesse e così è stato.
-Aaah.

- Oh sia chiaro: intendo i volatili. Lo vedi o no raffigurato in copertina? Quindi non fare allusioni del cazzo eh?
- O.K. ma guarda che non mi sfiorava nemmeno il pensiero.

- Bugiardo.


18 maggio 2008

Queen: We Are the Champions


Molti stranieri.....

molti....

qualche...

ma si,
diciamo qualche straniero che capiterà da queste parti,
non capirà una sega.

Ma a noi c'importa sega.


Squadra vincente ed etica.
Il massimo.
http://www.inter.it/aas/hp?L=it

16 maggio 2008

The National: The Virginia EP

Punto d'incontro

Si,
perchè credo ci sia un sottile filo tra i National e Willard Grant Conspiracy.
O meglio,
tra Matt Berninger e Robert Fisher. ;-)


Tracklist:
You’ve Done It Again, Virgina’ (inedito)
‘Santa Clara’ (UK B-Side)
‘Blank Slate’ (UK B-side)
‘Tall Saint’ (demo)
‘Without Permission’ (cover inedita)
‘Forever After Days’ (demo) ‘Rest Of Years’ (demo)
‘Slow Show’ (demo)
‘Lucky You’ (Daytrotter Session)
‘Mansion On The Hill’ (live)
‘Fake Empire’ (live)
‘About Today’ (live)

12 maggio 2008

Kip Winger: From The Moon To The Sun

Materiale old style
Velocemente mi sono letto un po' di recensioni in giro per la rete, a torto o ragione, quasi tutte entusiastiche. Io tutto questo entusiasmo non lo avverto (qualcosa è notevole), titolo e copertina a parte, che trovo ambiziosi e di classe.
A conti fatti, mi sembra (generalmente) un pop alternativo, come si poteva fare qualche anno fa.
Dovendo tornare in quel delle Marche (stavolta toccherò pure Macerata), porterò questo promo con me.
Non è l'album, è un promo, quindi ogni tanto arriva una vocina che ricorda: "you are listening...."
Avrei preferito fare la Tirreno/Adriatico portando il bandierone neroazzurro,
ma tant'è....
zoccola.
Il mySpace:
Il promo:

10 maggio 2008

Willard Grant Conspiracy: Pilgrim Road

Ancora nero
Di Willard Grant Conspiracy ne avevo già minimamente accennato qui ed è il progetto in continua evoluzione di un solo uomo: Robert Fisher che scoprii grazie alla rivista il Mucchio e l'ammirazione fu immediata.
"Regard The End" e "Let It Roll" sono due album tanto splendidi, quanto diversi da questo. Rispetto a questi citati "Pilgrim Road" è decisamente difficile, ancora più oscuro, anche se più (minimamente) orchestrale.
Suonato con rara eleganza, ma sempre in punta di piedi, rimane palpabile la mancanza di una "The Suffering Song" o di una "From A Distant Shore", ma a dispetto delle diverse sonorità al centro di tutto resta comunque la sua voce: un vocione profondo, conturbante, carismatico.
Come sempre.
Per Uncut è l'album del mese.

Il video di "From A Distant Shore" http://www.myspace.com/willardgrantconspiracy http://rapidshare.com/files/113676477/WGC_PR.rar

.

PS: sbaglio o quella è la torre di Pisa?