Facciamo ritorno nel vecchio continente e questa volta non parliamo di debutti, ma di conferme con qualcosa di trasparente, leggero, spumoso.
Una leggerissima brezza estiva di fine giornata, fresca e tonificante.
La famiglia Katkhuda, da generazioni è in perenne movimento: Palestina, paesi balcani, adesso Inghilterra. Finalmente è giunto il momento di fermarsi ed assaporare ciò che c'è intorno, guardando con gli occhi di chi ha una lunga storia dietro di sè.
Album di rara delicatezza, dove intime melodie cantautoriali e raffinati arrangiamenti, sono capaci di riscaldare qualsiasi tipo di cuore.
Da ascoltare a fine giornata, davanti al mare, con un leggero maestrale.
Superbo.
Damian Katkhuda - Vocals
Damian Montagu - Keyboards
David Ogilvy - Pedal Steel
Awsa Bergstrom - Backing Vocals
Monica & Ian Burge - Cello
Ben Kempton - Drums
Fiona Brice - Violin
Paul Jaya Sinea - Trumpet
Ciao Sergio, un abbraccio.
4 commenti:
Ho adorato gli Obi di "the Magic Land Of Radio", ed anche - seppure in tono minore - quelli di "Diceman Lopez". Proprio poco tempo fa avevo cercato loro notizie aggiornate, pensando che non avrebbero dovuto tardare molto con il loro nuovo materiale, ma la ricerca - in quanto Obi - era risultata infruttuosa. Grazie infinite per questa traccia, dunque! Un augurio di un proseguimento di estate al meglio.
il problema è che di leggero maestrale qui sotto il conero in questi giorni nemmeno l'ombra, piuttosto un pesante e denso scirocco! :) cmq il disco (come il 90% dei tuoi suggerimenti) è davvero delizioso!!!
Salve "compagni di merende!", fa piacere "vedervi".
Un abbraccio e salute, salute ed ancora salute.
Quindi,
salutissssimi,
Addison.
A proposito!
Monte' che mi dici dei Port O'Brien?
Googlando, ti ho trovato che ne parlavi.
Mi sembrano molto buoni e prettamente... estivi.
aRi-salutissimi,
Addison.
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