31 maggio 2008

30 maggio 2008

Snocciolando.....


Orphans & Vandals: Terra Firma/Christopher Limited Edtion 10" Vinyl

musica alternativa d'atmosfera

EP di debutto.
Materiale che trovo sopra le righe, proveniente (finalmente) da Londra. Fossi una donna, sarei già "caduta in amore" per questa voce che, spesso è narrante. Speriamo di risentirli presto.
Al Joshua - guitar, harmonica, vocals, harmonium, toy piano
Francesca - violin, piano, glockenspiel, percussion, backing vocals
Gabi Woo - drums, percussion, backing vocals, harmonium, glockenspiel
Quinta - viola, musical saw, percussion, piano, backing vocals
Raven - bass guitar, backing vocals
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MarchFourth Marching Band: Live
musica alternativa, big band jazz, funky, samba, afrobeat, circus

L'ho già scritto:
a Portland c'è la gremigna. Siete tristi? Vi sentite terribilmente sfigati e malinconici? Allora assistite all'evoluzione della banda di paese, in un viaggio che parte dagli anni '20 per arrivare ai nostri giorni, facendo il giro del mondo. Esageratamente esagerati, anche perchè presentarsi ad un loro live, c'è rischio di vedere più persone sul palco (se ci stanno) che in platea. Ascoltare "Pilo Erect" please.
Chi li ha sciolti? Anzi, come faranno a stare assieme? Voglio vedere, se alla prossima sagra del baccello a Pomaia, li invitano.
Andy Sterling - Drum Major
Michael Kennett - Bass Tom

Dick Whisky - Repenique & Chocalho

Heather McGarry - Snare Drum & Bells

Topher McGarry - Snare Drum

Keith Vidos - Toms, Washboard, Bells & Shakers

Jenny Pancake - Snare Drum, Bells, jembe, & Zils

Aspen Walker - Bass Drum
Dan Herrick - Cymbals

Jason Wells - Trumpet

Eric Miller - Trumpet

Luke Solman - Trumpet

Matt Moor - Trumpet

Russ Liquid - Trumpet/Sax

BennyMo - Tenor Saxophone

Robin Jackson - Tenor Saxophone

Taylor Aglipay - Bari Saxophone

Chris Long - Trombone

Daniel Lamb - Trombone

Katie Colgan - Trombone

Ethan Chessin - Bass Trombone
e poi il circus: Faith Jennings - Dance; Nayana Jennings - Stilts; Nathan Wallway - Stilts; Scarlett Torrance - Dance & Puppets; Sid Simpatico - Stilts & Unicycle; Jeremiah Guske - Stilts; Kyrstyn Pixton - Dance; Jen Forti - Dance; LaTisha Strickland - Dance & Trapeze; Dan Stauffer - Springs & Stilts; Amy Hotfield - Hula Hoop, Stilts & Fire; John - Bass;
http://www.myspace.com/marchfourthmarchingband
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Louis Hardin: Moondog
altro, classica, jazz

Un precursore, un pezzo di storia.
Genio, artista di strada a contatto con Artur Rodzinski, Leonard Bernstein e Toscanini.
E se pure Scaruffi lo indica tra i più grandi del 20° secolo...
http://www.myspace.com/louismoondoghardin

25 maggio 2008

Black Pony Express: Love In A Cold Place

Fu attrazione a prima vista.
Release per il continente australiano nel 2006, da noi uscito (si fa per dire) i primi mesi dello scorso anno, è l'opera di debutto per questo sestetto melodrammatico proveniente da Melbourne, risultando da parte dello scrivente, un album imperdibile.
Copertina scarna, essenziale, quasi eco-compatibile.
Quello che conta è il peso specifico, la prorompente forza d'urto del contenuto.
A distanza di un anno l'attrazione rimane intatta.


Cusack Justin (voce / chitarra),
Greg Bukshteyn (chitarra / organo),
Lilith Lane (piano / voce),
Cliffy Davis (basso),
Katrina Morgan (violino),
Alan "Il Mallet" Murphy (batteria).



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Spero che i links per il download siano corretti:
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PS: che primavera di merda.

24 maggio 2008

Grails: Take Refuge In Clean Living

Già scritto
Già scritto che a Portland c'è la gremigna. Gremigna intesa come fervore musicale.
Il post-rock è morto da anni? Qua non c'è solo questo. E poi i Grails vanno ascoltati. Punto. Naturalmente sempre secondo il sotoscritto. Il link per lo scarico 'sta volta non lo metto: google è più che sufficiente, visto che ce ne sono a bizzeffe.
Le coordinate musicali sono le arie liquide e dense di un ottimo post-rock/psichedelico strumentale con impronte progressive, per 5 brani che scorrono velocemente e dal loro mySpace è possibile ascoltare "Take Refuge", dove Oriente ed Occidente s'incontrano.
http://www.myspace.com/grailsongs

22 maggio 2008

LAL: Deportation

E ti pareva!
Con 10 anni di attività sul lago Ontario, i LAL si lanciano in una una soffice storia ricca di elettronica e downtempo, con cadenze hip hop, in ambienti soul. Un incisione di rara eleganza, grazie anche all' ottima interpretazione vocale di Rosina Kazi che ricorda la calda voce di Sade Adu.
"Deportation" perchè l'intento è quello di voler disorientare, lasciare un profondo senso d'ingiustizia ed abbandono. Infatti LAL nasce come gruppo di protesta con l'intenzione di rappresentare Uganda, Bangladesh, Barbados ed India, per rafforzare la volontà dei popoli emigranti, con la voglia di rafforzare una certa equità sociale.
- Cavolo! Certo caro Addison, ma quante ne conosci?
- Mai sentiti prima e poi ho letto.
- Ma allora come hai fatto a scovarli?
- Semplice, ho visto la copertina e c'era un uccello. Quindi avevo il 90% delle probabilità che il disco mi piaccesse e così è stato.
-Aaah.

- Oh sia chiaro: intendo i volatili. Lo vedi o no raffigurato in copertina? Quindi non fare allusioni del cazzo eh?
- O.K. ma guarda che non mi sfiorava nemmeno il pensiero.

- Bugiardo.


18 maggio 2008

Queen: We Are the Champions


Molti stranieri.....

molti....

qualche...

ma si,
diciamo qualche straniero che capiterà da queste parti,
non capirà una sega.

Ma a noi c'importa sega.


Squadra vincente ed etica.
Il massimo.
http://www.inter.it/aas/hp?L=it

16 maggio 2008

The National: The Virginia EP

Punto d'incontro

Si,
perchè credo ci sia un sottile filo tra i National e Willard Grant Conspiracy.
O meglio,
tra Matt Berninger e Robert Fisher. ;-)


Tracklist:
You’ve Done It Again, Virgina’ (inedito)
‘Santa Clara’ (UK B-Side)
‘Blank Slate’ (UK B-side)
‘Tall Saint’ (demo)
‘Without Permission’ (cover inedita)
‘Forever After Days’ (demo) ‘Rest Of Years’ (demo)
‘Slow Show’ (demo)
‘Lucky You’ (Daytrotter Session)
‘Mansion On The Hill’ (live)
‘Fake Empire’ (live)
‘About Today’ (live)

12 maggio 2008

Kip Winger: From The Moon To The Sun

Materiale old style
Velocemente mi sono letto un po' di recensioni in giro per la rete, a torto o ragione, quasi tutte entusiastiche. Io tutto questo entusiasmo non lo avverto (qualcosa è notevole), titolo e copertina a parte, che trovo ambiziosi e di classe.
A conti fatti, mi sembra (generalmente) un pop alternativo, come si poteva fare qualche anno fa.
Dovendo tornare in quel delle Marche (stavolta toccherò pure Macerata), porterò questo promo con me.
Non è l'album, è un promo, quindi ogni tanto arriva una vocina che ricorda: "you are listening...."
Avrei preferito fare la Tirreno/Adriatico portando il bandierone neroazzurro,
ma tant'è....
zoccola.
Il mySpace:
Il promo:

10 maggio 2008

Willard Grant Conspiracy: Pilgrim Road

Ancora nero
Di Willard Grant Conspiracy ne avevo già minimamente accennato qui ed è il progetto in continua evoluzione di un solo uomo: Robert Fisher che scoprii grazie alla rivista il Mucchio e l'ammirazione fu immediata.
"Regard The End" e "Let It Roll" sono due album tanto splendidi, quanto diversi da questo. Rispetto a questi citati "Pilgrim Road" è decisamente difficile, ancora più oscuro, anche se più (minimamente) orchestrale.
Suonato con rara eleganza, ma sempre in punta di piedi, rimane palpabile la mancanza di una "The Suffering Song" o di una "From A Distant Shore", ma a dispetto delle diverse sonorità al centro di tutto resta comunque la sua voce: un vocione profondo, conturbante, carismatico.
Come sempre.
Per Uncut è l'album del mese.

Il video di "From A Distant Shore" http://www.myspace.com/willardgrantconspiracy http://rapidshare.com/files/113676477/WGC_PR.rar

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PS: sbaglio o quella è la torre di Pisa?

4 maggio 2008

Carcrashlander: Carcrashlander

Sole rosso
Ci sono giornate in cui mi girano veramente i coglioni.
Dice che gli uomini sevono a risolvere i problemi.
Cazzo!
Mi sarei anche rotto i coglioni di risolverli.
Quando ci sarà un po' di tranquillità?
Alla fine?
Se è così, che vengano pure i problemi, ma i giramenti rimangono ed ecco che continui ad andare a giro con un sacco scrotale enorme. E' il classico gatto che si morde la coda.
E poi il tempo passa.
Ci sono giornate che mi sento vecchio, veramente vecchio. Una cosa che poco tempo fa non avvertivo ed allora sono preoccupato.
Realmente preoccupato. Avverto indistintamente che il fisico non è più quello, io faccio finta di niente, ma non posso mentire a me stesso ed è inutile far finta di sentirsi giovane dentro. Cazzo se mi girano i coglioni. Sono convinto di aver fatto una frana fisica in questo ultimo anno e nessuno ha il coraggio di dirmelo in faccia seriamente (nemmeno la mia dolce metà che invece si mantiene in perfetta forma).
Solo i figli ogni tanto alludono con il sorriso sulle labbra. E meno male che la famiglia tutta è un amore ed allora che cazzo ho?
Poi dovrei passare parte del mio tempo con dischi di altro tipo, mica con questi Carcrashlander, che ho anche cercato per terra e per mare, in una forma di masochismo estremo.
O.K. la scena di Portland ultimamente fa paura (veramente paura), ma questi sono troppo depressivi. Magari con Micah P. Hinson un barlume, un bagliore, un lumino (fate voi), alla fine del tunnel s'intravede.
Qui no, qui è tutto buio. Non è un gran disco, ma è raffinatamente oscuro.
Un terribile buco nero che ti risucchia dentro. Io sono sempre stato (ed intendiamoci lo sono tutt'ora, fortunatamente) uno dalla battuta pronta, gioviale, allegro. Di compagnia insomma ed allora mi chiedo perchè mai sia così attratto da incisioni di questo tipo.


Album di debutto per la band guidata dal navigato barbuto Cory Gray (per l'etichetta più eco-sostenibile: la Parks and Records), in continue rincorse tra la sua malinconica voce, austeri pianoforti e struggenti trombe.
Che volete, lo trovo semplicemente stordente, tanto da portarsi via questa primavera.
Non dico altro.

Spero solo che passi presto questo periodo da perenne tramonto.




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2 maggio 2008

Micah P. Hinson: The Surrender EP

Annunciazio', Annunciazio'
;-)


Disponibile in rete, la presentazione del nuovo EP "The Surrender" del genio Micah.
Il tutto (meglio... il poco) per la Houston Party Records.
Alzi la mano chi se lo aspettava. E poi, quello che penso di Micah l'ho già scritto qui.





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