31 maggio 2008

Shearwater: Rook

Stormo
Si narra che il corvo, nel giardino dell’Eden, avesse un manto di piume variopinte ed una voce melodiosa. Fu il peccato originale a renderlo nero come l’abisso e a condannarlo a cibarsi di carogne. Solo alla fine dei tempi il corvo potrà ritrovare l’armonia del suo canto: fino a quel giorno, il suo aspro gracchiare resterà come un monito del male che alberga nel cuore umano.“Rook”. Corvus frugilegus, secondo Linneo. Così si intitola il quinto album degli Shearwater, ancora una volta omaggio alla passione per l’ornitologia del leader Jonathan Meiburg. I corvi si stagliano lungo il ciglio della strada, intenti a scrutare immobili il mondo come in attesa di prenderne possesso una volta per tutte: un incubo hitchcockiano evocato fin dalla copertina del nuovo disco della band di Austin.
C’è un senso di apocalisse imminente che grava sui brani di “Rook”. È la voce di una natura moribonda a parlare attraverso la musica degli Shearwater: un’arca che naufraga tra le onde, le fauci di un leviatano, una migrazione silenziosa. Stridori, riverberi ed echi di un mondo sul punto di spezzarsi, come quelli che dominano il fluttuante strumentale “South Col”. È un ammonimento al genere umano: “You were not the first to arrive / And will not be the last to survive”.
http://www.myspace.com/shearwater http://rapidshare.com/files/115811412/Shearwater--Rook.rar
PS: Beat L.A.

2 commenti:

birdantony ha detto...

il disco più bello che abbia ascoltato negli utlimi tempi! grazie x le tue chicche (non te lo ripeto mai troppo)!

p.s.: vi mancava giust'appunto la modestia e la simpatia di mourinho. congrats al benzinaio 4 president! :P

Anonimo ha detto...

Bhè dai,
già abbiamo un presidente etico,
volere di più.....
è troppo.

Saludos,
Addison.