27 febbraio 2008

Guillemots: Red (FAKE: alias Thomas Walter)


Era il 2006 e di "Through The Windowspane" scrivevo:
Versate in uno shaker un inglese (voce e tastiere), un brasiliano (chitarre), uno scozzese (percussioni) ed una donna canadese (basso), agitate bene ed otterrete i Guillemots (....) candidato nelle prime tre posizioni, nella personalissima classifica dell'anno in corso (....) Ricco di molteplici sonorità, bellissimi gli arrangiamenti, anche se talvolta potrebbero essere un po' troppo ruffiani, ma la sorpresa è sempre dietro ogni nota (....) l'imprevedibilità è il vero soggetto di 'Through The Windows Pane', ogni brano è una storia ed un suono diverso (....) La speranza è quella di trovarli nel prossimo futuro nuovamente a questi livelli creativi (ma sarà mai possibile?), però adesso è troppo presto per pensarci, adesso è solo il momento di gustarsi affondo questo magnifico lavoro.
Un solo ascolto: ancora una volta sorprendenti.
Non mi aspettavo un uso così eccessivo dell'elettronica, così Red è molto diverso dal suo predecessore, minimale, certamente scuro, quasi triste (dove è rimasta l'allegria di "Trains To Brazil"?). Anche se non ho colto una nuova "Sao Paolo", a me pare un lavoro intrigante, grandi spunti non mancano e loro si confermano un gruppo di classe.
Aggiunta
Mi sembra di capire che si tratti di un fake. Se veramente è così, è ugualmente doveroso fare i complimenti perchè è UN BEL FAKE. Il mio pusher stavolta ha toppato. Magari si tratta di una nuova band che ha utilizzato questa situazione per farsi una gran bella pubblicità. Infatti il disco rimane quello che è: interessantissimo. Vedremo
Riaggiunta
Ecco il fake, tale Thomas Walter:
Bravo. Speriamo non sia il fake del fake.
Figura di merda, ma c'è di peggio nella vita.
Torno dai bravissimi The Mumlers

25 febbraio 2008

The Mumlers: Thickets & Stitches


Fantasmi
Album di debutto per questi multistrumentisti provenienti da San Jose (CA/USA) e che prendono il nome da un artista del fine 800: tal William H. Mumler, primo "fotografo spiritico" capace di catturare immagini di fantasmi. Non c'è bisogno di dire che era tutto falso, ma grazie ad un abile manipolazione, in foto riusciva a far apparire quello che nella realtà non esisteva.
Contrariamente ad altri loro colleghi (che si gettono in veri muri di suono), i Mumlers che pure sono stabilmente in sette, suonano come fossero in tre. Ascolti note divertenti, ma invece sono profondamente malinconiche. Credi di avere a che fare con il jazz, ma poi ti accorgi che è folk. Pare pop ed invece è spudorato country. Insomma, mentre pensi a cosa possono essere sei costretto a passare ad altro, mentre in lontananza vedi passare, questo si, il vero fantasma di Otis Redding.
Thickets & Stitches è stato registrato in soli 4 giorni ed a nessuno dei sette membri della band, con l' esclusione della splendida voce di Will Sprott è venuto la voglia di strafare, in questo lavoro che è decisamente un insieme di tradizione ed innovazione.
"Untie My Knots" è uno splendido walzer per trombone, "Dice in a Drawer" ha degli ottoni che vi faranno accapponare la pelle, il jazzy di "Shake That Medication" vi costringerà ad alzarvi in piedi e battere le mani, trasformandosi in qualcos'altro, "Whale Song" è un grande duetto tra chitarra e voce, in più c'è altro.
Un affascinante mix di strumenti, che per semplificare catalogherei a metà strada tra Hinson e Condon. Per i Mumlers un solo rischio, quello di rimanere ingolfati dalle troppe idee.

Timesbold: ill seen ill sung

Al Buio
Ascoltare qualcosa senza avere alcun tipo di riferimento.
Come un bluff a poker, è necessario avere coraggio.
Coraggio e pazienza, poi si vedrà.

24 febbraio 2008

Joe Jackson: Rain


Joe is JOE.
Ci ho passato il militare (e non solo) con Joe.
Non mi vergogno a dirlo, anche se Tommaso ogni tanto legge queste righe..... devo scriverlo.
Ci ho pianto con Joe.
Un pianto fatto di lacrime. Lacrime vere e non per il militare.
Ho Joe nel cuore da tanti, tanti anni.
La mia stima in quest'uomo è SMISURATA.
Amo Joe.
Riascolto i suoi vecchi successi ed i ricordi volano.
Che dire.....
Non ci sono molte parole.
Solo belle sensazioni, malgrado le lacrime che furono.
Nient'altro.
Nient'altro?
Ma come nient'altro!
E' tutto!
Le sensazioni nella musica sono tutto.
Nella musica?
Nella vita sono tutto.
Che belle le sensazioni.
Mi ripeto?
Ma si dai, ripetiamole.
Belle, le sensazioni.
E che ci rimane altrimenti?
Di questa nuova uscita, non ne ero a conoscenza.
Anni di silenzio, ma per me mai silenzio vero, perchè comunque in questi anni, io Joe L'ho risentito tante e più volte.
Poi capito non so dove e leggo di Joe.
Via di mulo e di corsa.
Senza farmi grandi illusioni.
So benissimo che Joe è cambiato e pure io.
Io caro Barcella (con cui ho anche qualche affinità musicale) di musica non capisco una sega, ma avrei umilmente scritto esattamente il contrario:
“Rain” è un lavoro per cui gli estimatori storici conoscono altri lidi ben più luminosi di questo. Gli altri non mancheranno di apprezzarlo.
Già, perchè "Rain" è un lavoro di spessore.
E' un disco di Joe e si sente.
Per gli altri, sarà difficile non apprezzarlo: "The Uptown Train" è energia, "Solo (So Low)" farebbe versare nuove lacrime.
Ma per chi lo conosce Joe è altro, perchè Joe va oltre.
Joe non solo è piano.
Joe è sax.
Joe è tromba.
Joe....
perchè non mi hai fatto uno (dico uno), ne bastava uno solo.
Un bel giro di sax.
Ah! Quanto lo avrei voluto.
Comunque....ti voglio bene Joe.
Comunque....va bene cosi.
GRAZIE anche per la pioggia.
Ciao Joe.

22 febbraio 2008

Oxbow: The Narcotic Story

Provate a fischiarlo
Tra i primi 10 dell'anno.
Avessi avuto solamente la voglia (o il coraggio?) di scriverla quella benedetta classifica 2007.
Molto rock, un po' noise, un po' blues, con spruzzate di classicissimi archi qua e là a macchiare un'incisione che rimane certamente molto oscura.
Può lasciare perplessi, ma è di grande impatto.
"Down A Stair Backward" da una carica formidabile, "She's A Find" trasporta oltre i sogni, "The Geometry Of Business" getta in uno stato di profondo torpore. "Time, Gentelmen, Time" è pericolosa. Mai ascoltare in maniera distratta quel pazzo di Eugene che, pur avendo un aspetto poco raccomandabile, è chiaramente una personcina fine e di classe assoluta .
Il contrario, azzardetelo voi a dirlo.
Ringraziando "Sfasciacarrozze" che me lo fece scoprire, è doveroso informare che il presente Myspace (che non ha brani del presente CD) non rende un millesimo di questo splendido (oscuro) disco.
Sotto è rappresentato Eugene Robinson in una sobria ed elegante posa artistica. Le immagini valgono più di ogni commento: chiaramente una bravo ragazzo.


20 febbraio 2008

Mike Patton: A Perfect Place (Soundrack)

A noi piace corto
Dall'omonimo cortometraggio, la nuova colonna sonora di Patton in suoni anni '40. Volenti o no, Mike è Mike (quasi un genio), quindi l'ascolto è obbligatorio. Sempre e per forza.

9 febbraio 2008

Tagliando, motorini FERMI tutti.

Avvenuto un annetto fa. Per un'amara considerazione sui giovani, le due ruote e la loro perisolosità. I protagonisti:
Io: padre premuroso che rincoglionito ha comprato il motorino (quello nella foto) al figlio.
Tommi: il figlio che bello soddisfatto, cavalca senza mai troppe attenzioni il motorino (quello nella foto).
Mister C/M: come Concessionario/Meccanico ecc. del motorino (sempre quello nella foto), che si è intascato la pecunia e ....
Giunti al momento del tagliando, mi domanderò in seguito: possibile funzioni così? C/M: per la serata di domani è pronto. Per i fermi che faccio? Li tolgo? Tommi: certo che si! Ci mancherebbe! Si, si, tolga, tolga. Io: no guardi.... lasci tutto com'è. I fermi non li toglie. Tommi non farmi arrabbiare. E lei Sig. C/M come fa a toglierli? Non è vietato? C/M: certo che è vietato, ma io ho il modulo da far firmare. Io: modulo da far firmare? Tommi: dai babbo! Nessuno dei miei amici ha i fermi al motorino! Poi mi prendono tutti in giro che arrivo ultimo! Io: zitto! Mi scusi Sig. C/M, a parte che i fermi non li toglie, ma il modulo... non ho ben capito. C/M: il modulo è questo. Lei mette una bella firma qua ed io posso togliere i fermi a suo figlio. Io: bhè i fermi non li toglie e poi li toglierebbe al motorino, non a mio figlio, ma la firma che vuol dire? Ripeto, non è vietato? Tommi: dai babbo, smettila di rompere! Li fai togliere? Io: ti cheti un po'! Quindi Sig. C/M? C/M: certo che è vietato, ma se mette la firma sul modulo, la responsabilità non è più mia. E' una sua autorizzazione formale. Io: ho capito, ma se è vietato, di cosa se ne fa della mia autorizzazione? E' vietato, punto e basta. C/M: no, no. Se firma si prende lei la responsabilità. E' vietato circolare senza fermi, ma per me, lei potrebbe portare il motorino in pista. Io: mi scusi, ma Le sembro un tipo da pista? C/M: io questo non posso saperlo. Io: ma a tutti i motorini a cui toglie i fermi, escono da quest'officina trainati con un carrello o con le proprie ruote? C/M: con le proprie ruote, che diamine! Io: allora lei non dovrebbe farli uscire, perchè è vietata la circolazione senza fermi e la strada qua davanti non è una pista. C/M: no! Questo no. Io ho il modulo firmato, quindi sono tranquillo. Io: ho capito. Perchè non firma Lei un modulo, dove mi autorizza a svaligiare una banca? Se mi prendono, mettono in galera lei: c'è il modulo firmato. C/M: non capisco. E questo che significa? Io: fa niente. Veniamo damani a prendere il motorino. Non Le firmo nulla ed i fermi li lasci dove sono. C/M: benissimo, come desidera. Tommi: Ma no! Dai babbo! Ma perchè sempre a me? Ora mi prenderanno tutti in giro. Io: come diceva nonno, "meglio che piangi te, ...che pianga io".

Thieves & Liars: When Dreams Become Reality

A scuola era importante avere come vicino di banco uno bravo: si copiava e si portava a casa almeno la piena sufficienza. La stessa cosa viene fatta da questo terzetto californiano, dove le scopiazzature sono assai evidenti. E' vero che se il professore si accorgeva del fatto rifilava ugualmente un bel quattro, ma perchè non essere indulgenti, visto che in questo caso, i vicini di banco si chiamano Zeppelin e Floyd?
Debutto ufficiale per un album composto da 12 tracce che si fanno ascoltare con piacere (qualche chicca è notevole), pur se accompagnato da un video "tamarro" come pochi.
Dopo i Black Mountain (ma questa produzione ne rimane a debita distanza), mi chiedo se questo sia l'anno del ritorno ad un certo nostalgico, vecchio, suono rock anni '70.

DeVotchKa: A Mad and Faithful Telling

Questo è il titolo del nuovo album in uscita il 18 Marzo. Dopo l'attraente "How It Ends" datato 2004, ho grande curiosità per il prossimo lavoro di questa atipica band: a metà strada tra le sonorità messicane e quelle dell'est europeo.
Bravi lo sono, quindi....
http://www.devotchka.net/cms/
Il Nuovo dovrebbe essere in uno di questi torrent:
http://www.shareonall.com/Dev2008AMAFT_dmdg.rar

6 febbraio 2008

Beast, Please Be Still: Beast, Please Be Still

Preoccupante
Quando un passerotto, quando le rondini, quando un piccione, adesso i gabbiani. Inizio ad essere seriamente preoccupato: sono sempre interessato ad album con uccelli in copertina.
Ma se capita di incontrare una band di rock alternativo (è sempre bello scriverlo), composta da sette elementi che, tra gli altri, miscela trombone, flauto, sax, violino e fisarmonica, non si può non rimanerne attratti.

2 febbraio 2008

Menomena: Friend And Foe



Arcobaleno e suoni
Inciso per la indie label Barsuk, il terzo lavoro di questa band proveniente da Portland, l'ho trovato tra le migliori uscite del 2007. Band composta da soli tre elementi, tutti polistrumentisti e cantanti, riuscendo così ad aumentare in maniera esponenzialmente il loro impatto sonoro (suonano come fossero in nove), tra cui si distinguono per importanza e continuità basso e percussioni.
I Menomena sono il classico esempio della band dal suono pop/rock alternativo assolutamento moderno e vario. Difficili da descrivere ma, forse, basterebbe solo osservare la copertina e l'artwork disegnato dall'artista Craig Thompson. Le tracce di "Amici e Nemici" si susseguono molto diverse tra loro e crescono con gli ascolti, creando un loro universo di composizioni certamente non convenzionali, complesse e visionarie.
"The Pelican" e "Weird" sono cantati con una voce nera e sarebbero stati brani di punta di "Desperate Youth…" dei TV On The Radio. La geniale "Wet And Rusting" è un insieme di squarci sonori guidati da una frenetica batteria. Il ritmo ed i cori di "Air Aid" sono scanditi da coinvolgenti battiti di mani e colpi di Sax. La leggerezza di "Rotten Hell" è il semplice esempio di come scriverebbero oggi una canzone i Beatles. Il religioso organo di "My My", che introduce e ci accompagna in uno tra i momenti più fragorosi del disco. Il duetto tra pianoforte e batteria di "Running". La sensazione di epicità che pervade "Evil Bee", con un dolcissimo pianoforte accompagnato ancora da vagiti di Sax e da un basso, tanto funky, da non riuscire a stare immobili. La splendida marcetta militare di "Boyskout'n", ideata per truppe di soldati con fucili a salve. Le voci claustrofobiche, e la dolce implosione della conclusiva "West". Friend And Foe è un bellissimo arcobaleno che mi ha convinto in poco tempo, un disco tanto solare quanto divertente.