31 dicembre 2009

Ascolti 2009






Visto che, tutto sommato porta bene, come lo scorso anno posto la foto di qualche anno fa dei miei gioielli.

Auguri di salute e serenità.

I miei nuovi (non superficiali) ascolti nel 2009 (in grassetto i più apprezzati)

...And You Will Know Us By The Trail Of Dead: The Century Of Self (09)
2L8: He&She, Angry Enough To Keep Loving In the Dark Ages (08)
A Challenge Of Honour: No Way Out (08)
A Hawk and a Hacksaw: Délivrance (09)
AaRON: Artificial Animals Riding on Neverlan (07)
Akron/Family: Set 'em Wild, Set 'em Free (09)
Alberta Cross: Broken Side Of Time (09)
Animal Collective: Merriweather Post Pavillion (09)
Arcade Fire: Miroir Noir (09)
Archive: Controlling Crowds (09)
Audiotransparent: Chekhov Guns (09)
Beirut: March of the Zapotec / Realpeople Holland (09)
Bell Orchestre: As Seen Through Windows (09)
Black Mountain: Lucy Brown EP (08)
Blackbird Raum: Swidden (08)
Bleeding Heart Narrative: All That Was Missing We Never Had In The World (08)
Broken Records: Until The Earth Begins To Part (09)
Built To Spill: There Is No Enemy (09)
Casador: The Puritans EP (08)
Crippled Black Phoenix: Night Riders (09)
Crippled Black Phoenix: The Resurrectionists (09)
Cymbals Eat Guitars: Why There Are Mountains (09)
De Staat: Wait For Evolution (09)
Edward Sharpe & The Magnetic Zeros: Up From Below (09)
Evening Magazine: The Ride Across Lake Constance EP (09)
Fanfarlo: Reservoir (09)
Franz Ferdinand: Tonight: Frenz Ferdinand (09)
Giuseppe Ielasi: Aix (09)
Hazmat Modine: Bahamut (06)
Heartless Bastard: The Mountain (09
Jason Lytle: Yours Truly, The Commuter (09)
Jay Farrar & Benjamin Gibbard: One Fast Move or I'm Gone (09)
Joe Henry: Blood from Stars (09)
Joe Jackson: At The BBC (08)
Kay Kay and His Weathered Underground: Kay Kay and His Weathered Underground (09)
Kiss Kiss: The Meek Shall Inherit What's Left (09)
Lost In The Trees: All Alone in An Empty House (08)
Matt Jones: The Black Path (08)
Menahan Street Band: Make The Road By Walking (08)
Micah P. Hinson: All Dressed Up And Smelling Of Strangers (09)
Miles Benjamin Anthony Robinson: Self Titled (08)
Mimas: The Worries (09)
Moon & Moon Act II: VII Acts of an Iron King (09)
Mulatu & He Eliocentrics: Inspiration Information (09)
Mumford & Sons: Sigh No More (09)
My Latest Novel: Deaths & Entrances (09)
Nick Jaina: A Narrow Way (08)
Not To Reason: Why Would You Hug Fire (09)
Oi Va Voi: Travelling the Face of the Globe (09)
Old Canes: Feral Harmonic (09)
Peter Adams: I Woke With Planets In My Face (08)
Pink Mountaintops: Outside Love (09)
Port O'Brien: Threadbare (09)
Ramona Falls: Intuit (09)
Real Estate - Real Estate (09)
Return Of Simple: Saffron (06)
Say Hi (...): Oohs & Aahs (09)
Soulsavers: Broken (09)
Sébastien Schuller: Evenfall (09)
The Antlers: Hospice (09)
The Dear Hunter Act III: Life and Death (09)
The Dirty Projectors: Bitte Orca (2009)
The Good Life: Album of the Year (04)
The Guild League: Speak Up (08)
The Irrepressibles: From the Circus... to the Sea EP (08)
The Leisure Society: The Sleeper (09)
The Maldives: Listen To The Thunder (09)
The Mumlers: Dont Throw Me Away (09)
The Reign Of Kindo: Rythm Chord And Melody (08)
The Same Sky: Two Hearts-Apart Under The Same Sky (09)
The Second Hand Marching Band: A Dance to Half Death EP (09)
Them Crooked Vultures: Them Crooked Vultures (09)
Vic Chesnutt: At The Cut (09)
Vic Chesnutt: Skitter on Take-Off (09)
White Lies: To Lose My Life (09)
Wilco: (The Album) (09)
Wild Beasts: Two Dancers (09)
Willard Grant Conspiracy: Paper Covers Stone (09)
Years: Years (09)
Yo La Tengo: Popular Songs (08)
Zu: Carboniferous (09)


27 dicembre 2009

Vic Chesnutt


Questo 2009 si chiude con una triste notizia. Notizia che ho appreso solo pochi minuti fa. Difficile giudicare. Difficile.... direi impossibile giudicare gesti così estremi. Vic era recidivo, ma ho sempre pensato che quando si arriva al punto di non ritorno, occorre un coraggio SPAVENTOSO. Non credo sia codardia o altro. Mi pare più un voler togliere il disturbo, come se uno si sentisse più un peso per se e per gli altri.
Dispiace molto, dispiacerà molto di più alle persone vicino a lui, che adesso avranno tremendi sensi di colpa.
Grazie Vic, il tuo genio ci ha regalato tanto.
Peccato sia finito così.

12 dicembre 2009

30 novembre 2009

Kay Kay and His Weathered Underground: Kay Kay and His Weathered Underground



Alternativo, lounge, sperimentale.
Kay Kay sono in 3, gli His Weathered ecc. in 18 (più o meno) e vista la penuria degli ultimi tempi, sono andato un po' a ritroso: il disco è dello scorso anno, ma il salto talvolta è molto maggiore. Tanto per intendersi si va da "un orchestral-post-Beatles-ragtime-and fine arrangiaments" a momenti più contemporanei.
Uscito già nel 2008 ma solo in vinile (trattasi di debutto eh...), hanno pensato bene di ripresentarlo quest'anno in formato digitale e per questo lo etichetto nell'anno corrente.
Gradevole e meritevoli (bellissima "Night Of The Star Child's Funk" che trovate qui su YouTube).
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24 ottobre 2009

Old Canes: Feral Harmonic


Folk rock, Indie
.
.
mbè?
mbè cosa?
come cosa, nemmeno due paroline?
sui vecchi cani?
guarda che questi non sono vecchi cani, ma lasciamo stare, quindi?
quindi.... in realtà è un solo vecchio cane, visto che c'è uno che fa quasi tutto lui, poi si vede che gli piaceva far mucchio ed essere in compagnia ed allora...
boia che recensione che fai.
mai fatte recensioni, segnalazioni semmai si, ma...
ma qualcosa di più preciso?
bhò! Un po' a metà strada da Neutral Milk Hotel e Rural Alberta.
uh?
ma perchè i link sotto non ti bastano?
ho capito. Tagliamo corto, nient'altro da aggiungere?
che 'sta volta mi son inculato Bolachas.
mmh, per me ti sbagli. Bada che non hai visto bene.
no no, ho visto bene, me lo sono inchiappettato e non è nemmeno la prima volta.
mica ci prenderai gusto vero?
ma ti levi dai coglioni!
Vabbè. Allora tutto qua?
Si.
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In stremanig
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2 ottobre 2009

Incazzato nero

Adesso....... vabbene farsi prendere per il culo da Berlusconi, ma farsi prendere per il culo pure da questi....... è troppo, veramente troppo.
Assenti PD durante il voto di Fiducia sullo scudo fiscale (aggiungo io, indulto del cazzo):
Ileana Argentin, Paola Binetti, Gino Bucchino, Angelo Capodicasa, Enzo Carra (motivi di salute), Lucia Coldurelli, Stefano Esposito, Giuseppe Fioroni, Sergio D'Antoni (ricoverato in ospedale), Antoni Gaglioni, Dario Ginefra, Oriano Giovannelli, Gero Grassi, Antonio La Forgia, Marianna Madia (motivi di salute), Margherita Mastromauro, Lapo Pistelli (in missione a Madrid per conto del PD), Linda Lanzillotta (in missione a Madrid per conto del PD), Giovanna Melandri (in missione a Madrid per conto del PD), Massimo Pompili, Fabio Porta, Giacomo Portas.
Tralasciando i distiguo sulla salute e scolpendo i nomi degli altri sopra riportati (affinche memoria d'uomo non dimentichi), ricordo che Belushi e Aykroyd erano in missione per conto di Dio, ma con ben altri risultati finali.
Qua no. Durante il voto di fiducia (e ribadisco VOTO DI FIDUCIA) il PD fa nuovamente karakiri (ma quando cazzo s'ammazza?) mandando a Madrid i lor signori PISTELLI, LANZILLOTTA e MELANDRI, per cosa?
C'era forse in ballo qualcosa di grosso, insormontabile, irrinunciabile? Insomma che cazzo c'era?
Era per la Global Progress Conference: i progressisti europei e americani si incontrano per capire come costruire un nuovo new deal globale.
ESTICAZZI....
...dice: ma è così difficile capire come smettere di fare figure di merda?
Tornando a Belushi e Aykroyd già vedo Baffino che urla disperato: non è colpa mia dico sul serio. Ero rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi ha portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia, lo giuro su Dio!
Come ha già scritto qualcuno: "abbiamo finito i sacchetti dove vomitare".
.....roba da bottino.

26 settembre 2009

Alberta Cross: Broken Side of Time


Rock
Ne scrissi a suo tempo qui.
...ruggisce in vita con la canzone Blues tre, un Neil Young-lamento esque cresce senza soluzione...
non ho capito bene!
...melodie accattivanti, che costruiscono un muro di chitarre crash...
cioè, le rompono?
...l'album si sente meridionale e gotico, inquietante suoi ascoltatori con power chords distorte, riff di chitarra piegate...
non pensavo, ma che sei razzista?
...other than that, è abbastanza difficile trovare brani preferiti o standout, ma che è, perchè la qualità complessiva tra le canzoni è così buono...
eh? Dimmi la verità: sei lesionato?
...come probabilmente avete già raccolte, non è affatto innovativo, ma per il debutto di Alberta Cross LP è che fa quello che fa molto bene, e il bene e il grande songwriting meritano un riconoscimento a presindere....
ho raccolto, ho raccolto. Andate affanculo te e Google.


23 settembre 2009

Edward Sharpe & The Magnetic Zeros: Up From Below


Folk alternativo
Il 4 Settembre erano ospiti del bravissimo David Letterman con "Home". Vabbè, è più televisiva, ma io avrei presentato "Desert Song".
Sanno molto di "Yes, We Can!"
Si, decisamente freschi e divertenti.
YouTube: HOME al Letterman
YouTube: quella che avrei preferito io
Da Frequenze Indipendenti
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6 settembre 2009

Soulsavers: Broken


Alternativo, Elettronica, Soul

Sono mortificato ;-) : non riesco più a trovare il link (o meglio, l'avrei anche ritrovato ma non funziona più), però qua siamo ad una delle migliori uscite dell'anno.
Poco importa se gli amici del "mucchio", che di tanto in tanto lurko, non lo apprezzano più di tanto, ma certamente non è un caso se
Fard-Rock segnala un 8/10;
Drowned In Sound lo valuta 8/10;
Clash Music gli regala 8/10;
NME per non esser da meno va sull' 8/10;
YMusic spudoratamente copia come sopra: 8/10;
The Music Fix rilascia un superbo 9/10;
music OHM con le stelline si ferma a 4,5/5;
Guardian "observa" un bel 4/5;
The Times addirittura 5/5;
ed il solo Pop Matters pur tessendone le lodi, si ferma ad un più (per così dire) sobrio 7/10.
Il duo inglese dei Soulsavers si affida alla voce di Lanegan, che è sempre una garanzia (con l'aiuto di una stupefacente nuova vocalist: Rosa D'Agostino), così come tutti gli altri artisti che partecipano a questa incisione: Mike Patton, Bonnie "Prince" Billy, Jason Pierce, Richard Hawley, Gibby Haynes, The London Community Gospel Choir ed altri, in uno splendido sontuoso ed austero mix di rock, country, soul e gospel, che in taluni casi fa veramente venire la "ciccia di gallina".
Da Frequenze Independenti: "...un'ora tonda di musica fatta dal sarto per l'autunno alle porte, ma destinata a durare nel tempo..."
Ricordando a più riprese arie di Robert Fisher, Matt Berninger e Tracey Thorn (EBTG) in un contesto orchestrale, ci vorrà poco per amarlo. Assolutamente consigliato.
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5 settembre 2009

Port O'Brien: Threadbare


Folk, Acustico, Indie
Dopo l'ottimo abum di debutto "All We Could Do Was Sing", non deluderà la seconda prova in studio del giovane quintetto californiano (uscita prevista ottobre), anche se mi aspettavo più energia.








11 agosto 2009

Ramona Falls: Intuit


Indie, Sperimentale, Rock
Ramona Falls non è altro che il progetto solo di Brent Knopf degli ottimi Menomena. Solo...si fa per dire. Vabbè che è polistrumentista, ma per questo lavoro targato Barsuk Records (che uscirà il 18 Agosto), il buon Brent ha richiesto la collaborazione di oltre una trentina di amici/artisti, "raccattati" qua e là tra i sobborghi di Portland e New York. Il risultato è gradevolmente seducente e meritevole di attenzione.


12 giugno 2009

The Dear Hunter: Act III Life and Death


Alternativo
Ora..... quello che pensavo di Crescenzo lo scrissi già, prima su DeBaser ed in seguito su questo blog un paio di anni fa.
Inciso a Providence (R.I), Act III lo attendevo "ansiosamente" dall'inizio dell'anno ed è il degno finale di una grande opera rock, scandendo un percorso di 5 anni in una trasformazione musicale (per stessa affermazione di C.) che reputo superba, anche se più leggera e dal gusto retrò.
E poi.... Providence! Qualche annetto fa (sigh), terminato il militare passai li sei mesi a dir poco splendidi, prima come "semplice" lavapiatti ed in seguito come bus-boy (che carriera eh!).
E dai Casey, allora non vedi che siamo legati a doppio filo?
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31 maggio 2009

Broken Records: Until The Earth Begins To Part


Alternativo
Per la 4AD (stessa casa discografica di Beirut, The National, Walker, Iver e chi più ne ha ne metta), questo è il vero attesissimo (anche per il sottoscritto) esordio di questa band scozzese composta da 7 elementi. Ho l'impressione che non avrà mezze misure, comunque è da ascoltare. Mi viene in aiuto l'ottimo Monthly Music: .
Pitchfork: ...con radici che affondano nella tradizione folk europea,,,,,tra Okkervil River e Shearwater. .
The New York Times: chitarre, baso, violini, violoncello, fisarmonica, mandolino, piano, trombe, glockenspiel, batteria: gli strumenti del successo.
. Drowned in Sound: giovani bardi d' altri tempi, ti ammaliano senza nulla pretendere....elementi chiave di questa storia: coraggio, onore, amore.
. NME: l'esordio più sconcertante dell'anno.
. Mojo: dodici nicchie scavate con perizia......e stupiscono per la totale asenza di fallimenti.

. Monthly Music: il disco migliore di Maggio.



Fanno da contr'altare ad altre recensioni non propriamente entusiaste.
Comunque, prentede gli Arcade Fire ed i Broken Social Scene, agitate forte, aggiungete due gocce di Decibel (si, avete letto bene, quelli di Enrico Ruggeri con l'occhialino bianco) ed otterrete i Broken Records.


30 maggio 2009

Sébastien Schuller: Evenfall

Indie
Contemplazione
Sébastien Shuller, musicista di estrazione classica, ha fatto il percorso inverso di Matt Elliot: lui francese, da Parigi si è trasferito negli States (ha sposato Agnes Montgomery, autrice delle copertine dei Panda Bear) alla ricerca di "linfa vitale" ed a tre anni esatti dal suo esordio (Happiness) è impossibile rimanere insensibili a questo suo secondo lavoro.
Limpide melodie arrangiate con cura, aree ipnotiche colme di quiete e delicatezza in costante equilibrio sulla linea di confine che delimita Olafur Arnalds e Thom Yorke, il giorno e la notte, il chiaro e lo scuro, proprio come accade durante il crepuscolo (Evenfall appunto).
Il tutto per un raffinato religioso pop-folk d'autore, che lo trasforma da grande speranza, a grandissimo artista.
Chapeau, Monsieur Schuller!
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18 maggio 2009

Oi Va Voi: Travelling the Face of the Globe

Alternativo


Oi Va Voi!

Qualcuno o qualcosa ha fatto sparire questo post.

Lo rimetto.

Volevo festeggiare il 17°.

Sarà certamente qualcuno (o qualcosa) che rode "abbestia".

Ma io continuo a festeggiare, quindi li rimetto.

Festeggiamo, festeggiamo, festeggiamo, Oi Va Voi!







4 aprile 2009

Hazmat Modine: Bahamut

Alternativo, Altro, Blues

"Buonasera, eh.....da New York Hazmat Modine"
Inizia così Bahamut, un po' live un po' no.
Musica americana dei primi del secolo scorso con melodie farcite di blues, swing, klezmer, R&B, ed atmosfere giamaicane.
Per certi versi, imperdibile.
Diatonic Harmonica, Guitar, Banjitar, Lead Vocals
Diatonic and Chromatic Harmonica, Sheng, Vocals
Tuba
Trumpet, Flugelhorn
Baritone and Tenor Saxophone, Clarinet, Duduk, Flute
Drums, Percussion
Guitar
Acoustic and Electric Guitars, Banjitar, Steel Guitar
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Recensioni in italiano dalla rete:


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7 marzo 2009

The Leisure Society: The Sleeper


Alternativo, Acustico, Folk rock
Non è bello dirlo: le aziende sono fatte per essere inculate. Spiace, ma è così. Non ti regalano niente e fanni loro interessi. Si è fortunati e tutto va per il meglio, se questi collimano con quelli propri, ma appena non è così.... i siluri arrivano da ogni dove e guai a chinarsi, tanto si sa dove andrebbero a schiantarsi. Il problema è che le aziende non sono cose astratte. No, sono fatte da uomini. Quindi se tu "uomo" mi vuoi inculare, perchè io non dovrei farlo con te? Mi chiamo Giocondo? Naturalmente tu "uomo testa di cazzo azienda" puoi farlo alla luce del sole. A me questo non è dovuto. Vabbè, lo farò con perizia, tanto sono abituato ad ingegnarmi. E' così che l'incazzatura monta. Monta, monta, monta, fino allo "sfragugliamento" (polverizzazione) dei cosidetti.
-
Ed è allora che, onde evitare di mandare a cagare tutti gli altri automobilisti dal nervoso, oltre che pensare ai "gioielli di famiglia", come ascolti musicali ti rifugi casualmente in qualcosa di estremamente campagnolo, dall'aria pulita, tersa, a basso tenore di CO2 ed NOx. Ed ecco che, come colto da una catarsi terapeutica, pensi subito.... "vabbè dai, in sodiera sarebbe stato peggio".
Album di debutto per questi The Leisure Society, collettivo di 9 elementi proveniente da Londra, in uscita proprio questo mese. E se Guy Garvey (Elbow), pur esagerando esclama: "Absolutely beautiful… A delicate beautiful song", una ragione ci sarà.

01) A Fighting Chance; 02) The Sleeper; 03) The Last of the Melting Snow; 04) A Short Weekend Begins With Longing; 05) We Were Wasted; 06) Save It For Someone Who Cares; 07) The Darkest Place I Know; 08) Are We Happy?; 09) Come To Your Senses; 10) A Matter of Time; 11) Love’s Enormous Wings;



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28 febbraio 2009

Menahan Street Band: Make The Road By Walking


Soul, Funk, Altro
Menahan Street Band e l'incursore anale
“Stanco della solita musica? Prova la Menahan Street Band! Se vuoi anche tu un simpatico sorriso stampato in faccia che non sai perché, un pantalone a zampa che tutti i tuoi amici di Bologna ti invidieranno, raggiungere l’orgasmo senza incursore anale, ecco il prodotto che fa per te!”. (...) Però la Menahan Street Band è da far passare sul proprio stereo, questo sì. Irrinunciabile. Quando il gioco si fa noioso, quando le tue orecchie sono più stanche di quelle di un operaio che usa il martello pneumatico 8 ore al giorno, ecco che il fresco sound seventies del collettivo newyorkese serve allo scopo. Funk sorridente, soul polleggiato, black music per chi sta in campana, la Menahan Street Band è un gruppo aperto, (...)
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Thomas Brenneck - già apprezzato produttore e qui nelle vesti di suonatore di quel che capita - è il capitano che conduce tra le casse di casa questa strana orchestra di amanti del funk-soul, strambi soggetti che farebbero di tutto per suonare fino a sfinirti a suon di melodie torride. Dieci composizioni strumentali, brevi, a cavallo tra colonna sonora e jam session da localino sotterraneo zeppo di gente come la metro delle otto. Registrato nell’appartamento di Brenneck nel quartiere Bushwick, zona Brooklyn, “Make The Road By Walking” si nutre con avidità di soul fabbricato negli anni ‘60 - ogni riferimento a Curtis Mayfield è ovviamente casuale -, non lesinando amore e rispetto verso intuizioni afro-funk, specie quando i nostri riversano gioiosa baldanza dalla pirotecnica sezione dei fiati. Non male davvero per della roba fatta da una manciata di bianchi. La Menahan Street Band oltre ad essere la band che vorresti trovare ogni sera mentre ti scoli l’ennesimo martini, è anche un’ensemble composto dai migliori musicisti della scena black americana di questo momento; (...)
Il disco più che ascoltarlo, lo si mangia con le orecchie tanto è intrigante e coinvolgente. C’è una sensazione di spazio sconfinato tra i vari strumenti e pure il suono che ne viene fuori è avvolgente, afoso, tanto deciso da appiccicarsi addosso come il miglior ferragosto passato in città. (...) Aggiungeteci il fatto che Obama sicuramente prima di incontrare il presidente cinese se li sparerà a tutto volume nella sala ovale ed allora non servirà altro per convincervi ad ascoltare questo pezzo di Stati Uniti così cool.
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21 febbraio 2009

Traffic: John Barleycorn Must Die


Progressive, Jazz, Soul, Rock , Altro
Me lo ascoltavo l'altro giorno.
E' sempre fresco come una rosa.
Senza parole.
Steve Winwood - tastiere, chitarre e voce solista;
Jim Capaldi - batteria e voce;
Chriss Wood - flauto, sassofoni;
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14 febbraio 2009

The Reign of Kindo: Rythm Chord & Melody

Indie, Jazz, Progressive
Uno dei primissimi post che feci su questo blog, era dedicato a questi 5 ragazzi, ma ancora prima prima ne avevo scritto su DeBaser.
E' quindi con grande piacere, che faccio mia e riporto questa recenzione da parte di Lorenzo Barbagli dal suo blog ALTPROGCORE:






http://www.myspace.com/thereignofkindo http://rs306.rapidshare.com/files/129760283/TROK-RCAM.zip

12 febbraio 2009

2L8: He&She, Angry Enough To Keep Loving In the Dark Ages


Alternativo
Dalla Grecia con furore.

Kosta Voziki è un genio. Un fottuto genio di 24 anni (o poco più), già osannato da buona parte della critica musicale greca, per il debutto risalente a quasi tre anni fa. Un genio, che comunque prenderei a patte (anche lui fregato dal digitale). Poteva essere un capolavoro, ed invece è solo un grandissimo disco (nonostante tutto), con l'alternarsi di momenti straordinari ad altri meno spiegabili, in continue mutazioni di forme musicali che generano un puzzle di non facile identificazione. E' l'artista che crea la sua migliore opera per poi distruggerla. E dalle ceneri di questa, ne nasce un'altra, per poi essere ancora ridotta ad un ammasso informe. E così di seguito, in maniera continuativa.
A chi ascolta, non resta che rimanere....così, un po' rincoglionito, certamente attonito ma affascinato per un viaggio musicale, in qualcosa che non esiste (o forse sin troppo reale).
01.The Nameless Faces

02.Prologue
03.Josephine (Part I)
04.Josephine (Part II)
05.Monotone Ruins

06.This Turtle Swims Faster Than Expected
07.Patience (Part I)

08.Patience (Part II)

09.Patience (Part III)
10.Paradox
11.The Abyss
12.You Walk On Empty Streets ...(Part I)
13.You Walk On Empty Streets ... (Part II)


14.Epilogue
15.A Dialogue
16.Excuse Me, But I Just Have To Explode (Part I)
17.Excuse Me, But I Just Have To Explode (Part II)
Dal G-Cast, qualcosa si ascolta qui: Music Will Save Us All
Dal loro blog, cliccando sulla copertina , è possibile scaricarlo

22 gennaio 2009

The Second Hand Marching Band: A Dance to Half Death (EP)


Folk, indie, altro
Riunitisi nel 2007 sono alla loro prima incisione (per la Fringuello Records).
Un Zach Condon trasferito in Scozia, passando prima a trovare gli Arcade Fire, shakerato a lungo e moltiplicato per ventidue.
Già, .....22. Come è possibile andare daccordo in 22?
Per me non durano, ed allora godiamoci l'uscita di questo gioiellino: un EP dalla limitata edizione, composto da sei tracce interamente ascoltabile dal loro MySpace, in un tripudio di mandolini, trombe, tromboni, flauti, nacchere, tamburi, campanelli e quant'altro.
Non per niente è una Marching Band.
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17 gennaio 2009

Peter Adams: I Woke With Planets In My Face


Indie, Folk Rock
Brevemente, le coordinate di Peter Adams:
- è di Cincinnati;
- è al suo secondo album;
- è uno che si è interamente fatto il disco nello scantinato di casa;
- è stato accostato a Neutral Milk Hotel, The Flaming Lips, Radiohead, Beatles;
- offre e fa ascoltare gratuitamente la propria musica, direttamente dal proprio sito;
- merita di più e va conosciuto perchè esegue un accattivante, grazioso, moderno folk orchestrale.

6 gennaio 2009

The Irrepressibles: From the Circus... to the Sea EP

Alternativa, classica, visual
Una stravagante, teatrale orchestra composta da 10 elementi che va a braccetto con Jack Terricloth ed Antony Hegarty.
Magnifica "In This Shirt".

2 gennaio 2009

Crippled Black Phoenix: The Resurrectionists / Night Riders








Rock alternativo, melodico popolare
Come spesso accade il solito Bolachas arriva primo (mi chiedo come possano fare).
In questo nuovo anno, sono previste due uscite di questo supergruppo e le coordinate ed i contorni ricordano il già citato A Love Of Shared Disaster, anche se qua si avverte, seppur tormentato, uno spirito decisamente più brillante ed una minore desolazione, per un lavoro più multiforme e generoso con l'alternanza di dolcezze suadenti e grandi cariche emotive, dove continui e notevoli, sono i riverberi di floydiana memoria.
Momenti assolutamente geniali ed incantati, intervallati da alcune classiche attese che a qualcuno potrà risultare anche indigeste per la lunghezza e per il "già sentito", in incisioni che comunque non hanno bisogno di molto tempo per essere assimilate (sono comunque fermo a "The Resurrectionists").
Il risultato finale lo trovo assai elevato, perchè è certa una cosa: sempre di grande musica si parla,
per il peso e la potenza del suono,
per lo spessore ed il vigore delle melodie,
per la bravura ed il calibro degli artisti in questione.
Una delle migliori uscite del 2009 (e con quello di Antony, le premesse per una grande annata, ci sono tutte).
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The Resurrectionists:
01. burnt reynolds (8:42)
02. rise up and fight (5:45)
03. whissendine (4:58)
04. crossing the bar (7:05)
05. 200 tons of bad luck (5:53)
06. please do not stay here (3:17)
07. song for the loved (13:38)
08. a hymn for a lost soul (2:25)
09. 444 (5:50)
10. little step (5:52)
11. human nature dictates the downfall of humans (7:41)
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Night Riders:
01. time of ye life_born for nothing_paranoid arm if narcoleptic empire (18:43)
02. wendigo (3:53)
03. bat stack (3:47)
04. along where the wind blows (2:20)
05. onward ever downwards (3:44)
06. a lack of common sense (7:15)
07. trust no one (3:29)
08. I am free, today I perished (6:06)
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