4 maggio 2008

Carcrashlander: Carcrashlander

Sole rosso
Ci sono giornate in cui mi girano veramente i coglioni.
Dice che gli uomini sevono a risolvere i problemi.
Cazzo!
Mi sarei anche rotto i coglioni di risolverli.
Quando ci sarà un po' di tranquillità?
Alla fine?
Se è così, che vengano pure i problemi, ma i giramenti rimangono ed ecco che continui ad andare a giro con un sacco scrotale enorme. E' il classico gatto che si morde la coda.
E poi il tempo passa.
Ci sono giornate che mi sento vecchio, veramente vecchio. Una cosa che poco tempo fa non avvertivo ed allora sono preoccupato.
Realmente preoccupato. Avverto indistintamente che il fisico non è più quello, io faccio finta di niente, ma non posso mentire a me stesso ed è inutile far finta di sentirsi giovane dentro. Cazzo se mi girano i coglioni. Sono convinto di aver fatto una frana fisica in questo ultimo anno e nessuno ha il coraggio di dirmelo in faccia seriamente (nemmeno la mia dolce metà che invece si mantiene in perfetta forma).
Solo i figli ogni tanto alludono con il sorriso sulle labbra. E meno male che la famiglia tutta è un amore ed allora che cazzo ho?
Poi dovrei passare parte del mio tempo con dischi di altro tipo, mica con questi Carcrashlander, che ho anche cercato per terra e per mare, in una forma di masochismo estremo.
O.K. la scena di Portland ultimamente fa paura (veramente paura), ma questi sono troppo depressivi. Magari con Micah P. Hinson un barlume, un bagliore, un lumino (fate voi), alla fine del tunnel s'intravede.
Qui no, qui è tutto buio. Non è un gran disco, ma è raffinatamente oscuro.
Un terribile buco nero che ti risucchia dentro. Io sono sempre stato (ed intendiamoci lo sono tutt'ora, fortunatamente) uno dalla battuta pronta, gioviale, allegro. Di compagnia insomma ed allora mi chiedo perchè mai sia così attratto da incisioni di questo tipo.


Album di debutto per la band guidata dal navigato barbuto Cory Gray (per l'etichetta più eco-sostenibile: la Parks and Records), in continue rincorse tra la sua malinconica voce, austeri pianoforti e struggenti trombe.
Che volete, lo trovo semplicemente stordente, tanto da portarsi via questa primavera.
Non dico altro.

Spero solo che passi presto questo periodo da perenne tramonto.




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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mhhh... che cazzo ci faccio a quest'ora davanti al monitor? Sorrido, leggendo le tue righe. Sorrido perchè avrei potuto scriverle io, oggi.
Un saluto


odradek

p.s.-questi magari li scarico un'altra volta..

Unknown ha detto...

Caro Odra....
allora è "segnaccio".

Tal volta devo fare mente locale e dare delle priorità: la qualità della vita è la prima cosa.

Troppe volte me ne scordo.

Saluti,
Addison.

myfault ha detto...

sto cercando da un po' questi carcrashlander.... non è che avresti ancora questo disco, o magari anche altri? (non trovo niente....) grazie :)

Unknown ha detto...

celo ;-) .
Dimmi come faccio a ricapitartelo (65,4 MB)?
Via mail un po' alla volta?