Esistono poche parole, o forse troppi superlativi per definire questo autore, ma Micah P. Hinson è semplicemente un genio musicale.
Per capire come sia possibile, a soli 23 anni, essere già paragonato ai mostri sacri della musica d'autore mondiale, basta aprire la mente, avere pazienza ed ascoltarlo.
Micah ha creato un'opera dove l'ascoltare riceve pugni e carezze, l'alba ed il tramonto si uniscono, il grigio si trasforma in arcobaleno e viceversa, la malinconia e la speranza si rincorrono, ma anche nei momenti più tristi si riesce sempre a trovare una luce ed un sorriso. Un'opera a metà strada tra quella di Mark Oliver Everett e le Strings in “Live at Town Hall” e l'altro genio musicale americano, il diciannovenne Zach Condon di “Gulag Orkestar”, circuendo con chitarre, fiati ed archi a volontà.
E poi con quella voce... potrebbe cantare qualsiasi cosa, perchè se Antony è l'angelo, Hinson è il diavolo, un diavolo buono che ci prende per mano e ci aiuta ad aprire il cuore, a riflettere, ad emozionarci.
Sono già troppe parole.
Nessun commento:
Posta un commento