Era il 2006 e di "Through The Windowspane" scrivevo:
Versate in uno shaker un inglese (voce e tastiere), un brasiliano (chitarre), uno scozzese (percussioni) ed una donna canadese (basso), agitate bene ed otterrete i Guillemots (....) candidato nelle prime tre posizioni, nella personalissima classifica dell'anno in corso (....) Ricco di molteplici sonorità, bellissimi gli arrangiamenti, anche se talvolta potrebbero essere un po' troppo ruffiani, ma la sorpresa è sempre dietro ogni nota (....) l'imprevedibilità è il vero soggetto di 'Through The Windows Pane', ogni brano è una storia ed un suono diverso (....) La speranza è quella di trovarli nel prossimo futuro nuovamente a questi livelli creativi (ma sarà mai possibile?), però adesso è troppo presto per pensarci, adesso è solo il momento di gustarsi affondo questo magnifico lavoro.
Un solo ascolto: ancora una volta sorprendenti.
Non mi aspettavo un uso così eccessivo dell'elettronica, così Red è molto diverso dal suo predecessore, minimale, certamente scuro, quasi triste (dove è rimasta l'allegria di "Trains To Brazil"?). Anche se non ho colto una nuova "Sao Paolo", a me pare un lavoro intrigante, grandi spunti non mancano e loro si confermano un gruppo di classe.
Aggiunta
Mi sembra di capire che si tratti di un fake. Se veramente è così, è ugualmente doveroso fare i complimenti perchè è UN BEL FAKE. Il mio pusher stavolta ha toppato. Magari si tratta di una nuova band che ha utilizzato questa situazione per farsi una gran bella pubblicità. Infatti il disco rimane quello che è: interessantissimo. Vedremo
Riaggiunta
Ecco il fake, tale Thomas Walter:
Bravo. Speriamo non sia il fake del fake.
Figura di merda, ma c'è di peggio nella vita.
Torno dai bravissimi The Mumlers