Della “Costellazione” ci si può fidare, quindi che dire, se non chiedersi sul perchè opere così dolorose siano così attraenti. A veder bene, aldilà delle bellissime esplosioni sonore, è vero che si ascoltano solo un paio (si fa per dire) di riffoni per pezzo, ma questi sono tanto ossessionanti quanto forti e coinvolgenti. Ruvidi e cattivi come mai, a volte scarni, la disperazione di Vic Chesnutt fa capolino in ogni momento, rivelandosi in forma solida. “Blindblindblind” è ipocrita, chiederà la vostra attenzione, crederete nell'aver trovato un'attimo di rilassatezza, vi solleverà il morale facendovi vedere un bagliore nell'oscurità, ma poi vi stenderà nuovamente al tappeto facendovi cadere nel buio più profondo, provati dalla stanchezza, ma soddisfatti.
Ammorbanti è sufficiente?
...."13 Blues for Thirteen Moons" has found his way onto the internet...... uno è questo.
1 commento:
Ammorbanti, nell'accezione simpatica del termine, è un aggettivo perfettamente calzante!
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