31 maggio 2009

Broken Records: Until The Earth Begins To Part


Alternativo
Per la 4AD (stessa casa discografica di Beirut, The National, Walker, Iver e chi più ne ha ne metta), questo è il vero attesissimo (anche per il sottoscritto) esordio di questa band scozzese composta da 7 elementi. Ho l'impressione che non avrà mezze misure, comunque è da ascoltare. Mi viene in aiuto l'ottimo Monthly Music: .
Pitchfork: ...con radici che affondano nella tradizione folk europea,,,,,tra Okkervil River e Shearwater. .
The New York Times: chitarre, baso, violini, violoncello, fisarmonica, mandolino, piano, trombe, glockenspiel, batteria: gli strumenti del successo.
. Drowned in Sound: giovani bardi d' altri tempi, ti ammaliano senza nulla pretendere....elementi chiave di questa storia: coraggio, onore, amore.
. NME: l'esordio più sconcertante dell'anno.
. Mojo: dodici nicchie scavate con perizia......e stupiscono per la totale asenza di fallimenti.

. Monthly Music: il disco migliore di Maggio.



Fanno da contr'altare ad altre recensioni non propriamente entusiaste.
Comunque, prentede gli Arcade Fire ed i Broken Social Scene, agitate forte, aggiungete due gocce di Decibel (si, avete letto bene, quelli di Enrico Ruggeri con l'occhialino bianco) ed otterrete i Broken Records.


30 maggio 2009

Sébastien Schuller: Evenfall

Indie
Contemplazione
Sébastien Shuller, musicista di estrazione classica, ha fatto il percorso inverso di Matt Elliot: lui francese, da Parigi si è trasferito negli States (ha sposato Agnes Montgomery, autrice delle copertine dei Panda Bear) alla ricerca di "linfa vitale" ed a tre anni esatti dal suo esordio (Happiness) è impossibile rimanere insensibili a questo suo secondo lavoro.
Limpide melodie arrangiate con cura, aree ipnotiche colme di quiete e delicatezza in costante equilibrio sulla linea di confine che delimita Olafur Arnalds e Thom Yorke, il giorno e la notte, il chiaro e lo scuro, proprio come accade durante il crepuscolo (Evenfall appunto).
Il tutto per un raffinato religioso pop-folk d'autore, che lo trasforma da grande speranza, a grandissimo artista.
Chapeau, Monsieur Schuller!
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18 maggio 2009

Oi Va Voi: Travelling the Face of the Globe

Alternativo


Oi Va Voi!

Qualcuno o qualcosa ha fatto sparire questo post.

Lo rimetto.

Volevo festeggiare il 17°.

Sarà certamente qualcuno (o qualcosa) che rode "abbestia".

Ma io continuo a festeggiare, quindi li rimetto.

Festeggiamo, festeggiamo, festeggiamo, Oi Va Voi!