Rock alternativo, melodico popolare
Come spesso accade il solito Bolachas arriva primo (mi chiedo come possano fare).
In questo nuovo anno, sono previste due uscite di questo supergruppo e le coordinate ed i contorni ricordano il già citato
A Love Of Shared Disaster, anche se qua si avverte, seppur tormentato, uno spirito decisamente più brillante ed una minore desolazione, per un lavoro più multiforme e generoso con l'alternanza di dolcezze suadenti e grandi cariche emotive, dove continui e notevoli, sono i riverberi di floydiana memoria.
Momenti assolutamente geniali ed incantati, intervallati da alcune classiche attese che a qualcuno potrà risultare anche indigeste per la lunghezza e per il "già sentito", in incisioni che comunque non hanno bisogno di molto tempo per essere assimilate (sono comunque fermo a "The Resurrectionists").
Il risultato finale lo trovo assai elevato, perchè è certa una cosa: sempre di grande musica si parla,
per il peso e la potenza del suono,
per lo spessore ed il vigore delle melodie,
per la bravura ed il calibro degli artisti in questione.
Una delle migliori uscite del 2009 (e con quello di Antony, le premesse per una grande annata, ci sono tutte).
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The Resurrectionists:
01. burnt reynolds (8:42)
02. rise up and fight (5:45)
03. whissendine (4:58)
04. crossing the bar (7:05)
05. 200 tons of bad luck (5:53)
06. please do not stay here (3:17)
07. song for the loved (13:38)
08. a hymn for a lost soul (2:25)
09. 444 (5:50)
10. little step (5:52)
11. human nature dictates the downfall of humans (7:41)
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Night Riders:
01. time of ye life_born for nothing_paranoid arm if narcoleptic empire (18:43)
02. wendigo (3:53)
03. bat stack (3:47)
04. along where the wind blows (2:20)
05. onward ever downwards (3:44)
06. a lack of common sense (7:15)
07. trust no one (3:29)
08. I am free, today I perished (6:06)
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